Frasi di Mike Tyson
Nel 1986 era tre gli sportivi che più stuzzicavano l’immaginario degli amanti dello sport in tutto il globo terracqueo: Diego Armando Maradona, Boris Becker e Mike Tyson.
Già, Mike Tyson. Il pugile di Brooklin, l’uomo chiamato, tra i tanti soprannomi, Iron Mike, Kid Dinamite e King Kong ha incarnato, anche più di Maradona, il viaggio dell’Eroe che tanto piace al nostro cervello, al punto da essere considerato un archetipo.
Nato poverissimo, s’è issato sul tetto del mondo prima di cadere di nuovo nella polvere. Una parabola affatto nuova, ma che con Mike una nuova narrazione. E un personaggio del genere, benché poco istruito, in virtù della sua fama, è l’ideale per produrre frasi ad effetto.
Ed ecco perché noi, hic et nunc, andremo un po’ a vedere le frasi di Mike Tyson.
O perlomeno ci proveremo.
Frasi di Mike Tyson
- Abituati alla paura, e sarai sempre all’erta, come un cervo che attraversa la radura.
- Tu sei il campione, ma io sono il re
- Sono diventato vecchio troppo presto ed intelligente troppo tardi
- Adesso non sono più in vetta della mia carriera, non guadagno neanche un decimo rispetto a prima, ho un cartone animato, spettacoli teatrali, non avrei mai potuto realizzare tutto questo quando combattevo. Non sarei mai andato d’accordo con il produttore, sarei stato arrogante. Invecchiando si impara l’umiltà. Si impara che se non si nasce umili è la vita che ti forza ad esserlo.
- Non puoi restare sposato in una situazione in cui hai paura di addormentarti per l’eventualità che tua moglie ti tagli la gola
- Sono stato in un riformatorio giovanile, ero un ladruncolo. E un giorno venne Alì a trovarci. Volevo diventare come lui. Sono stato bravo a credere sempre di potercela fare
- Tutti nella boxe se la cavano bene, tranne il pugile.
- Cerco di colpire la punta del naso del mio avversario perché cerco di ficcargli l’osso nel cervello.
- Chiedo il funerale più povero del mondo. Nessun abito bello, nemmeno la bara voglio, buttatemi nella polvere. Ma sono sicuro che i pugili del futuro verranno a trovarmi, così come io sono andato sulle tombe dei grandi del passato.
- Ero piuttosto egocentrico, egoista e pigro. Ma da Cus D’Amato ho preso queste caratteristiche, lo spirito del sacrificio, l’abbandonare le cose che prima ritenevi importanti per una causa che lo è ancora di più. Disciplina vuol dire fare cose che odi, e farle facendo finta che ti piacciano.
- Il ring è il posto più bello del mondo. Lassù sai quello che ti può capitare
- Staccai l’orecchio a Holyfield, in realtà volevo ucciderlo
- Sono salito sul ring deciso a tirare fuori la belva che è in me.
- Sai qual è la differenza tra un codardo e un eroe? Non c’è differenza, perché tutti e due hanno paura di morire e di essere feriti. Ma è ciò che fa l’eroe che lo rende un eroe ed è ciò che non fa il codardo che lo rende un codardo.
- Forse io sono un uomo di Neanderthal, ma io ho sempre voluto uccidere il mio avversario. La boxe oggi è differente. Si tratta di uomini d’affari e io sono un assassino nato, e voglio vincere e farlo in maniera drammatica e creare ferite agli avversari. Non è che mi piace fare del male alle persone, è solo che io sono bravo in questo.
- Fuori dal ring tutto è così noioso.
- Voglio il tuo cuore, voglio mangiare i tuoi bambini. Voglio strapparti il cuore e fartelo mangiare
- L’esperienza criminale è indispensabile in questa nostra vita di merda.
- Pensavo: “Quando smetto con la boxe, la gente si dimenticherà di me”. Invece no. Non ho mai avuto uno spazio tutto per me, la gente pensa di avere diritto ad un pezzo della mia persona. Non finirà mai
- Se l’avessi colpita con un pugno, come hanno raccontato, credete che in ospedale l’avrebbero riconosciuta?
- Sono il più giovane campione del mondo; sarò anche il più vecchio.
- La boxe mi ha dato una grande opportunità. Non è colpa sua. Ancora non capisco come Cus D’Amato, che mi ha preso dal riformatorio e che per me è stato come un padre, abbia potuto vedere in me un campione del mondo. Avevo solo 13 anni, e nessuna autostima. Ma nella boxe ci sono squali e profittatori. Gente che si avvantaggia e guadagna su dolori e debolezze umane.
- La mia vita è niente: un minuto prima sei qui, un minuto dopo non esisti più.
- La vita non è un gioco. È sopravvivenza.
- Magic Johnson venne a testimoniare per me quando si trattò di ridarmi la licenza dopo il morso a Holyfield, ma le sue parole non mi piacquero per niente. Disse che voleva insegnarmi a diventare un uomo d’affari, che conoscevo i soldi, ma non li capivo, e li davo via. Che c’è da capire sui soldi? O li hai o non li hai.
- Mi sento come se stessi uccidendo la mia vita.
- [Alla richiesta di un parere su Floyd Mayweather Jr.] Mia madre mi ha sempre detto che se non si può dire nulla di buono su qualcuno, non dire niente.
- Negli ultimi sei giorni non ho bevuto o preso droghe e per me questo è un miracolo.
- Prima ero qualcosa. Ora mi basta essere qualcuno. Per me e la mia famiglia.
- Ricordo che un giorno io e Cus stavamo discutendo di un incontro, in modo piuttosto derogatorio, ero un giovane di appena 14 o 16 anni e gli dissi che quel pugile non meritava tanti soldi. Cus replicò dicendo: Hey, una volta che si sale su ring si merita fino all’ultimo centesimo. Quando si combatte c’è una clausola non scritta, ma che tutti conosciamo, ovvero che si può morire durante un allenamento o un combattimento. La ricompensa deve valere il rischio.
- Sono il più giovane campione del mondo; sarò anche il più vecchio.
- Sono salito sul ring deciso a tirare fuori la belva che è in me.
- Un buon pugno fa strillare un avversario come una donna.
- Voglio vivere la mia vita sobria. Non voglio morire. Sono sul punto di morire, perché sono un alcolista