Detti e proverbi russi
In questo articolo scoprirete insieme a noi detti e proverbi russi.
Chi ci segue da un po’, si sarà fatto ormai una bella e solida cultura di quelli che sono in generale i detti e i proverbi di una lingua.
Ci siamo occupati di quelli italiani, di quelli occidentali, di quelli orientali e via dicendo e, oggi, è arrivato il turno di quelli russi: la maggior parte dei proverbi di questa lingua veniva utilizzata in passato per incoraggiare i soldati a dare il meglio di loro stessi durante le battaglie e questo rappresenta in primis il motivo per il quale sono diventati così famosi e sono arrivati fino a noi oggi.
Dopo questa breve introduzione, non ci resta che presentarvi la nostra raccolta di
Detti e proverbi russi
- Solo un cattivo soldato non spera di diventare generale.
- Al bisogno si conosce l’amico Amico certo, si conosce nell’incerto.
- Il troppo grasso fa l’occhio cieco.
- La fortuna sorride agli audaci.
- Parole non fanno fatti.
- Chi ride del mal d’altrui, ha il suo dietro l’uscio.
- Per quanto tu ora sia vicino a un determinato obiettivo non sei comunque ancora in grado di raggiungerlo.
- La gallina non è un uccello, la donna non è un essere umano.
- I lupi sono sazi e le pecore integre.
- Tale abate, tali monaci.
- Meglio morire della zampata d’un leone che del morso d’un gatto.
- Nel mar grosso si pigliano i pesci grossi.
- Chi fuma tabacco val meno di un gatto.
- I danari van via come l’acqua benedetta, i quattrini non hanno gambe ma corrono.
- Non si possono insegnare trucchi nuovi a un vecchio gatto.
- Sette balie fanno il bimbo cieco.
- Chi si scusa s’accusa.
- Tu sei a una spanna da lui, ma lui è a un passo da te.
- Chi non lavora, non mangia.
- Non nominare la fune in casa dell’impiccato.
- Nella botte piccola ci sta il vin buono.
- Donne, sogni e avvocati, lascian spesso sconcertati.
- Nel monastero altrui non si va con le proprie leggi.
- Quello cade anche col cavallo sulle quattro zampe.
- Un posto non è di chi non vi rimane.
- Altro è dire, altro è fare.
- A caval donato non gli si guarda in bocca.
- Zucchero non guastò mai vivanda.
- Chi non vede il fondo, non passi l’acqua.
- Bisogna aprir la bocca secondo i bocconi (ovvero bisogna fare i passi secondo le gambe).
- Chi è scottato una volta, l’altra vi soffia su.
- Nessun povero è senza ricchezza.
- Dopo il fatto ognuno è savio.
- Il mugìk (Contadino) lo inganna lo zingaro, lo zingaro lo inganna il giudeo, ma il giudeo lo inganna l’armeno, l’armeno lo inganna il greco, mentre il greco lo inganna solo il diavolo, sempre che glielo conceda Dio.
- Non si insegna a nuotare ai pesci.
- Chiedete e vi sara dato, cercate e troverete, bussate e vi sara aperto.
- Il tempo tutto cancella.
- La puntualità è la cortesia dei re.
- Sembrare e non essere è come filare e non tessere.
- Le cose naturali non sono turpi.
- Chi sta sul bollitore non lo fa bollire.
- Dall’idiota i soldi si dividono presto.
- Quando incontri un uomo, lo giudichi dai vestiti; quando te ne separi, lo giudichi dal cuore.
- Senza lavoro non si prendono pesciolini da uno stagno.
- Il mugìk è duro, ma l’intelligenza non gliel’ha mangiata il diavolo.
- L’ ospite non invitato è peggio di un tataro.
- Una goccia di catrame rovina una botte di miele.
- Non c’è fumo senza il fuoco.
- E’ bello essere ospitati ma è meglio a casa.
- Senza sofferenza non c’è scienza.
- Ogni ortaggio ha il suo tempo.
- Vivi un secolo – studia un secolo.
- Per tutti il risultato corona il lavoro.
- Il Signore da a chi prima si rialza (aiutati che Dio t’aiuta).
- Te stesso innanzitutto.
- Quanti paesi, tanti costumi (terra che vai usanza che trovi).
- Non si giudica in base alle parole ma alle azioni.
- Gli amici si riconoscono nelle disgrazie.
- Se luccica, non è per forza oro.
- Chi sta sul bollitore non lo fa bollire.
- Anche lungo la nostra via troveremo un giorno di festa.
- Senza riposo nemmeno il cavallo può trottare.
- In ogni scherzo c’e’ una piccola verità.
- Ogni grillo ha il suo palo.
- Facili a venire, facili ad andare.
- Se rincorri due conigli non ne acchiappi nessuno.
- In ogni pozzanghera ci sono i folletti.