Barzellette sulla scuola

barzellette-scuolaQuesto è un post per chi è in cerca di barzellette sulla scuola.

L’ambiente scolastico presenta numerose ispirazioni per ridere e scherzare, ecco spiegato il motivo per il quale molto spesso sia alunni che insegnanti si trovano messi al centro di barzellette e battute divertenti. Nel post che abbiamo preparato per voi troverete non solo le classiche barzellette che hanno come personaggio principale il famoso Pierino, ma anche battute che probabilmente non avrete mai sentito prima e che, per questo motivo, susciteranno in voi e in chi vi è vicino grandissime risate. Noi come sempre abbiamo fatto del nostro meglio, ma se volete, potete suggerirci tramite commenti altre barzellette che aggiungeremo con piacere alla nostra lista. Buon divertimento con le nostre

Barzellette sulla scuola

  • La maestra incontra la piccola Heidi (che da alcuni giorni manca da scuola) mentre sta dirigendo una mucca su per il monte e la sgrida. Ed Heidi: “Eh, sa, signora maestra, devo portare la mucca alla monta”. E la maestra: “Ma a queste cose non pensa tuo padre?”. Heidi: “No, ci vuole proprio il toro!”.
  • La maestra dice a Robertino: -Il tuo tema intitolato ”Il mio cane” è uguale a quello di tuo fratello, l’hai copiato? E lui: -No maestra, è che abbiamo lo stesso cane!
  • Un alunno chiede alla maestra: ”Maestra, posso essere punito per qualcosa che non ho fatto?”; Maestra: ”Certo che no! Perché me lo chiedi?”. Alunno: ”Perché non ho fatto i compiti!”.
  • Tema di Pierino: “Mio papà e mia mamma di notte fabbricano lampadine”. La maestra chiede spiegazioni e Pierino risponde: “L’altra notte, mentre andavo in bagno, ho sentito il papà che diceva alla mamma: ”Spegni la lampadina, che ne facciamo un’altra!”.
  • La maestra: ”Pierino, fammi un esempio di verbo al presente e di uno all’imperfetto…”; Pierino: ”Mio zio e mio cugino!”. La maestra: ”Ma cosa stai dicendo?!” e lui: ”Sì… mio zio si chiama Guido e mio cugino Gustavo!”.
  • Un millepiedi ad un altro millepiedi: “Come va tuo figlio a scuola?”. E l’altro: “Mah, mi sembra che la pigli un po’ sottogamba, sottogamba, sottogamba…”.
  • Il professore di chimica: ”Cogli ioni comincerete la chimica e cogli ioni la finirete!”.
  •  In una scuola cattolica dell’Irlanda del Nord. “Maria, cosa vuoi fare da grande?” – “La prostituta” – “Scusa non ho capito, cosa hai detto?”. E lei: “La prostituta” – “Ah, meno male, avevo capito la protestante!”.
  • La maestra controlla che i suoi studenti abbiano svolto i compiti per casa e per primo interroga Paolino. Gli chiede: “Paolino, hai studiato geografia?” – “Certamente” risponde il bambino. “Allora, dimmi, dove si trovano gli Stati Uniti?”. Con aria soddisfatta, Paolino dice: “A pagina 120”.
  • Pierino al compagno alla fine del compito in classe: “Come è andata?”. “Male, ho consegnato il foglio in bianco!” e lui: “Maledizione anch’io; la maestra penserà che abbiamo copiato!”.
  • La maestra chiede a Pierino: ”Quanto fa 7 per 5?” Pierino risponde subito: ”36!”. Maestra: ”Mi spiace ma è sbagliato, fa 35!”. Pierino: ”Ma maestra, voleva la precisione o la velocità!?”.
  • Liceo privato retto dalla Chiesa. Dopo molta insistenza da parte degli allievi viene deciso di inserire un corso di educazione sessuale e viene incaricata dell’insegnamento una bella e provocante professoressa. E già dalla prima lezione gli studenti non fanno altro che allungare le mani: chi le tocca le cosce, chi le tette, chi il sedere, chi i fianchi…La professoressa, già dopo mezz’ora, non ne può più e protesta: “Ma insomma, la volete smettere! “. E uno dei ragazzi: “Ma, professoressa, l’ha detto il vescovo” – “Che cosa?!? “. “Sì, quando abbiamo fatto la richiesta del corso i preti hanno chiesto il nulla osta del vescovo che ha detto: ‘Va bene, ma con molto tatto’!”.
  • La maestra a Pierino: “Parlami del liquido seminale”. Pierino: “E’ lo stesso se le faccio uno schizzo alla lavagna?!”.
  • Gli zii vanno a trovare i nipoti in collegio. “Allora, come vi trovate qui?” – “Non ci possiamo lamentare!”. E loro: “Beh, allora state bene, tutto sommato!”. I nipoti: “No, zio, non ci possiamo lamentare!”.
  • La maestra assegna il solito compito a scuola: ”Scrivere sul quaderno il nome di un colore”. Pierino va a casa e, tenendo a fare bella figura, chiede aiuto alla mamma, che gli suggerisce il colore blu oltremare. Chi va a pensare questo colore? – Pensa tra sé e sé. Il giorno dopo va a scuola contento. La maestra inizia ad interrogare: – Tu, Cinzia, quale colore hai trovato? – Rosso pompeiano! – Bel colore, brava! – Tu Marco cosa hai? – Grigio cenere! – Bravo… Continua così! – Fino a che non arriva al banco prima di quello di Pierino, dove si trova Edward, un bel negretto americano. – E tu Edward, che colore hai? – Blu Oltremare! Pierino inizia a sudare freddo: “Porca miseria, mi ha fregato”. La maestra allora gli domanda: – Pierino… e tu che colore hai? Pierino dopo averci pensato un po’ esclama: – Ah! … Nero di merda!
  • Insegnante: “Conoscete l’importanza di un ciclo?” Ragazzo: “Sì, una volta mia sorella ha detto di averne saltato uno, mia madre è svenuta, mio padre ha avuto un attacco di cuore e il nostro vicino è scappato via!”.
  • Un’anziana signora, abitante a Oxford, affitta le camere agli studenti universitari di passaggio per arrotondare la pensione. Un giorno accompagna uno studente a vedere la sua nuova stanza: “Ecco, qui si troverà benissimo! C’è qualche cosa da risistemare, ma in fondo il prezzo che le faccio è molto basso…” “Eh… lo vedo! è pieno di macchie sui muri!”. “Sa… questa stanza prima era affittata a un chimico… cosa vuole…” “Ah, ho capito. Quelle macchie sui muri sono dovute agli esperimenti del chimico?” “No. Veramente quelle macchie SONO il chimico!”.
  • Pierino ha saputo dalla maestra che i bambini non nascono sotto i cavoli. Torna dalla madre e vuol sapere la verità. La madre alla fine gli spiega tutto e gliela fa anche vedere. Pierino: “Cavoli, pochi centimetri più in là e nascevo stronzo!”.
  • I bambini sono stati fotografati in classe e l’insegnante tenta di persuaderli ad acquistare una foto di gruppo dicendo: ”Pensate che bello quando guarderete la foto e direte ‘Toh c’è Jennifer, ora è un avvocato’, oppure ‘Guarda Michael, ora è un medico’…”. Una vocina dal fondo dell’aula aggiunge: ”E guarda la maestra, adesso è morta!”.
  • La maestra arrabbiatissima: “Chi ha le palline d’acciaio?”. La classe in coro: “Superman”.
  • Durante la ricreazione Pierino va alla lavagna e scrive: “Pierino c’ha il c***o più grande di tutti”. La maestra rientra in classe e vede la scritta. Infuriata corre verso Pierino e, prendendolo per un orecchio, gli urla: “Pierino, sei il solito disgraziato! Per ora vai in punizione dietro la lavagna, poi resterai in classe a lezioni finite!”. I compagni di classe di Pierino, preoccupati per l’amichetto, lo aspettano fuori della scuola dopo l’uscita. Dopo un’ora Pierino esce e i compagni gli si stringono intorno: “Allora, Pierino, com’è andata? Ti ha sospeso?”. E lui: “Macché ragazzi… ve l’ho sempre detto io che la pubblicità è l’anima del commercio!”.
  • La maestra ha finito di dettare i compiti per casa. Specifica ripetutamente quanto siano importanti e debbano essere consegnati la mattina dopo, inderogabilmente… Non saranno accettate scuse e giustificazioni. Un ragazzo, che vuole fare il fighetto, si alza e chiede: “E’ possibile essere giustificati a causa di mancanza totale di forze dovuta a continuativo rapporto sessuale?”. La classe esplode in risate e, quando il tumulto si seda, la professoressa risponde: “Beh, non credo, in ogni caso dovrai adattarti a scrivere con l’altra mano…”.
  • Esame di letteratura latina. Si presenta al vecchio professore una tipa ossigenata, in minigonna e scollatura vertiginosa, con trucco più che pesante e con in bocca una sigaretta accesa. Il professore la guarda impassibile e chiede: “Signorina, mi dica, che cosa disse Enea lasciando la sua città in fiamme?”. E la tipa, languidamente: “Mah non saprei…”. E il professore, porgendole il libretto: “Addio, Troia fumante!”.