Modi di dire fiorentini
Ecco una lista di modi di dire fiorentini.
Firenze è una città bellissima, ricca di cultura, opere d’arte e luoghi incantevoli che meritano, almeno una volta, una visita approfondita. Attira milioni di turisti da tutto il mondo ogni anno, con tanta e buona ragione. Il dialetto fiorentino, poi, ha una cadenza inconfondibile e favolosa, per non parlare dei modi di dire! Nella lista che segue sono raccolti i modi di dire tipici di Firenze, quelli che riscontriamo nel gergo quotidiano; modi di dire veramente simpatici sia da pronunciare che nel significato. Accanto a ciascuno troverete, naturalmente, la rispettiva traduzione, non si sa mai! Siete curiosi di scoprirli? Allora non ci resta che presentarvi la nostra raccolta di
Modi di dire fiorentini
- Avé più culo che anima = avere molta fortuna;
- A bizzeffe = in abbondanza;
- Diacere = dormire;
- Vo’ a desinare = vado a pranzo;
- Ad ufo non canta il cieco = non si fa nulla per nulla in cambio;
- T’ha dato di barta i’ cervello?! = ma sei impazzito?;
- Ora si fa come come i’ Nardi che da presto fece tardi = essere in anticipo e poi fare tardi;
- Tu sei secco allampanato = sei magrissimo;
- Cignata = colpo;
- Andare alle Murate = andare in prigione;
- Allampanato = magrissimo;
- Vuole far le nozze co’ fichi secchi! = pretendere molto senza spendere tanto;
- Oh che l’abbozzi? = la pianti? la vuoi smettere?;
- Brindellone = persona trasandata;
- Capalle fa da sé = si dice quando si vuole rifiutare un aiuto non richiesto;
- Vo’ a desinare = vado a pranzo;
- Andare in ciampanelle = stare male;
- Venderebbe il ghiaccio agli eschimesi = l’espressione di usa per indicare una persona furba;
- Ma indò tu vai? Torna ‘ndrèo! = dove vai? torna indietro!
- Pettata = pendio molto ripido;
- D’icché c’è un manca nulla! = di quello che è qui non manca nulla;
- Che s’ha a ire? = ce ne andiamo?;
- Io fo come i’ Baglioni… mi levo dai co****ni! = vado via;
- Fare forca = saltare la scuola;
- Chiorba = testa;
- Se un son grulli, un si vogliono = se non sono matti, non si vogliono;
- Tamburlano = oggetto antiestetico ed ingombrante;
- Accorgersi della ragia = accorgersi che qualcosa sta andando storto;
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Senza lilleri un si lallera! = senza soldi non si va avanti;
- Tattameo = persona stupida/tonta;
- L’è a ufo! = è gratis/non si paga;
- Botte da orbi = picchiarsi furiosamente;
- Tocco = l’una (orario);
- Andare a Montedomini = finire in miseria;
- Abbollore = si dice di qualcosa che è estremamente caldo;
- Si leva la sete col prosciutto = scegliere la soluzione sbagliata e complicare così la situazione;
- Se tu seguiti tu ne tocchi = se continui così, le prendi;
- Gingillone = persona estremamente lenta;
- Bona ugo! = buonanotte;
- Che c’entra il culo con le quarant’ore? = non c’entra proprio nulla!;
- Avere il tatto di un elefante = essere sprovvisto di sensibilità;
- Ruba il fumo alle schiacciate = si dice di una persona molto abile;
- Tra il lusco ed il brusco = si usa per indicare il margine d’errore di una situazione;
- Oh bischero = si usa per rivolgersi ad una persona poco acculturata o stupida;
- Dare di barta = capovolgersi;
- È quello di Gesù, dopo questo non ce n’è più = si dice quando qualcosa finisce, si esaurisce;
- Dare le paste = vincere;
- Boccalone = credulone;
- Oh come tu se’ concio?! = ma come ti sei conciato?;
- Esser come l’opera del domo = si dice di qualcosa che non finisce mai;
- Leati da tre passi = modo gentile per mandare al diavolo qualcuno;
- Avere la bottega aperta = avere la cerniera aperta.