Frasi su Genova

aforismi e frasi celebri su Genova la Superba Genova la Superba.

Una volta, quando andavo io alle elementari le città avevano spesso un appellativo.

Bologna era la Dotta, Roma la città Eterna e Genova era la Superba. Avrete intuito che andremo un po’ a vedere le frasi su Genova. Perché la Superba?

Perché c’è stato un tempo, nel periodo delle Repubbliche Marinare, nel quale Genova pesava ed eccome nello scacchiere geopolitico. Aveva un po’ l’importanza che può essere oggi tributata per esempio, all’interno della Vecchia Europa, alla Francia. Questo ovviamente renderà ancora più piacevole leggere le frasi su Genova.

Insomma, Genova era qualcosa con la quale fare i conti. Una simile importanza ha ovviamente fatto nascere delle belle frasi tutte da leggere e da gustare. Ecco a voi le nostre

Frasi su Genova

  • Genova è la città più bella del mondo. A. Cechov
  • Vedrai una città regale addossata ad una collina alpestre
    superba per uomini e per mura,
    il cui solo aspetto la indica Signora del Mare: Genova. F.Petrarca
  • Ahi Genovesi, uomini diversi
    d’ogni costume e pien d’ogni magagna,
    perché non siete voi del mondo spersi? Dante Alighieri
  • Genova la conosci: è imponente, solida, quasi altera, pulita, benestante; notevolissima è la diffusione della lingua tedesca negli alberghi e nei negozi… vi sono più insegne tedesche a Genova che a Trieste o a Praga… Alla fine della settimana ritornerò, avendo consumato buona parte dei miei onorari editoriali, presto vedrò l’ultimo olivo, l’ultima magnolia e così via. Sigmund Freud
  • Ai Liguri, aspri figli dei monti, insegnò la stessa terra che nulla
    si ottiene se non con tenacia e fatica. Cicerone
  • Con quella faccia un po’ così
    quell’espressione un po’ così
    che abbiamo noi prima di andare a Genova
    e ben sicuri mai non siamo
    che quel posto dove andiamo
    non c’inghiotte non torniamo più. Paolo Conte
  • Se Venere vivesse, non preferirebbe
    più Cipro o il monte Citera o il bosco Idalio, ma verrebbe
    ad abitar Genova, sì come dimora fatta per lei. Enea Silvio Piccolomini- Pio II
  • Quando uno va a Genova è ogni volta come se fosse riuscito ad evadere da sé. F.Nietzsche
  • Genova per me è come una madre. E’ dove ho imparato a vivere.
  • Genova è la città di marmo. Vicente Blasco Ibanez
  • Vengo da Amburgo, vengo da Francoforte, vengo dalla Sardegna ma vengo soprattutto da Genova. Genova, che tutte le volte che ti ci trovi fuori ti rendi conto che è una città soprattutto da rimpiangere. Nel senso che ci nasci e ci vivi fino a vent’anni – dove un nostro amico poeta diceva che si arde di inconsapevolezza – poi a vent’anni cerchi di trovare lavoro e (…) ti rendi conto che è difficile lavorarci. Allora te ne vai. E dopo che te ne sei andato cominci a rimpiangerla. Fabrizio De André
  • Mi ha partorito e allevato fino al trentacinquesimo anno di età: e non è poco, anzi, forse è quasi tutto.
    Oggi a me pare che Genova abbia la faccia di tutti i poveri diavoli che ho conosciuto nei carruggi gli esclusi che avrei poi ritrovato in Sardegna, le “graziose di via del Campo.
    I fiori che sbocciano dal letame.
    I senzadio per i quali che Dio non abbia un piccolo ghetto ben protetto, nel suo paradiso, sempre pronto ad accoglierli. F.De Andrè
  • Mi piacerebbe restare qui, preferirei non procedere oltre. Può darsi che vi siano in Europa donne più graziose, ma io ne dubito. La popolazione di Genova è di centoventimila anime: di queste, due terzi sono donne, e almeno due terzi delle donne sono belle; ben vestite, fini, leggiadre quanto si può senza essere angeli. Gli angeli, però, non sono molto ben vestiti, mi pare: almeno quelli dei dipinti: non hanno che le ali. Mark Twain
  • Sotto la torre orientale, ne le terrazze verdi ne la lavagna cinerea
    Dilaga la piazza al mare che addensa le navi inesausto
    Ride l’arcano palazzo rosso dal portico grande: Come le cataratte del Niagara
    Canta, ride, svaria ferrea la sinfonia feconda urgente al mare:
    Genova canta il tuo canto! Dino Campana
  • L’abilità nautica di Genova è tenuta in tale reputazione e stima in tutto il mondo che i genovesi sono detti signori del mare. Jean d’Auton
  • Genova, dove i tramways sono gli ascensori. Le strade ed i quartieri sovrapposti si aggrovigliano, si superano, si ricongiungono, si dividono ancora. V. Larbaud
  • Ho visto una bellissima strada, la via Aurelia, ed ora sono in una bella città, una vera bella città, Genova. Cammino sul marmo, tutto è di marmo: scale, balconi, palazzi. I palazzi si toccano tanto sono vicini e, passando dalla strada, si vedono i soffitti patrizi tutti dipinti e dorati. Vado a visitare le chiese, sento cantare suonare l’organo, guardo i monaci, osservo i paramenti sacri, gli altari, le statue; in altri momento (ma non so bene quali) forse avrei riflettuto di più e guardato di meno. Invece qui spalanco gli occhi su tutto, ingenuamente, semplicemente, e forse è molto meglio… Gustave Flaubert
  • O Genova! o Genova! Chi può mai descrivere i tuoi palazzi di via Balbi, della Nunziata, della Nuova o della Nuovissima, e le casette a otto piani nelle strettucce che sembrano scolatoi al mare? Chi ti dirà il nobile effluvio dei cedri e il plebeo fetore del baccalà; la splendida pace dei pensili orti e l’arrabattarsi lucroso nel porto: la vita opulentemente stanca nelle sale d’ozio e la insaziabile voluttà della marmaglia saettata dal sole: la bianca melanconia degli atri, degli scaloni, delle corti solitarie e l’immensa gazzarra delle mille navi? Ambrogio Bazzero
  • E lungo tutta la Foce l’acqua era limpida e pura
    E sugli scogli i pescatori avevano la mano sicura
    È così che tanti anni fa era il nostro quartiere. Bruno Lauzi
  • Preferisco Genova a tutte le città che ho abitato.
    Mi ci sento perduto e familiare, piccolo e straniero. Paul Valery
  • Genova mia città intera.
    Geranio. Polveriera.
    Genova di ferro e aria,
    mia lavagna, arenaria.
    Genova città pulita.
    Brezza e luce in salita.
    Genova verticale,
    vertigine, aria scale. Giorgio Caproni
  • Umbre de muri,
    muri de maine’
    dunde ne vegni,
    duve l’e’ ch’a ne’. F.De Andrè
  • Splendida città che ti specchi nelle acque azzurre del Mediterraneo. Le rocce e i promontori, il cielo luminoso e gli allegri tuoi vigneti erano il mio mondo… Mary Shelley