Frasi e aforismi sul ciclismo

frasi e aforismi sul ciclismo, il famoso passaggio della borraccia al tour tra coppi e bartali E’ tempo del Tour de France, che l’anno scorso ha visto trionfare il nostro Vincenzo Nibali.

Negli ultimi 50 anni solo 3 italiani, Felici Gimondi, Marco Pantani e appunto Nibali, sono riusciti ad imporsi nella Grand Boucle. Ed ecco perché noi adesso andremo un po’ a vedere le frasi e gli aforismi sul ciclismo.

Uno sport di fatica, che ben si presta a metafora di vita, con l’arrancare in vetta che prelude alla discesa più semplice, ma non per questa meno insidiosa.

La discesa può essere sollievo o tragedia, così come la salita un momento esaltante o una lunga pena. Sia come sia, ecco le nostre

Frasi e aforismi sul ciclismo

  • “Un uomo solo al comando… la sua maglia è bianca e celeste… il suo nome è Fausto Coppi”.
  • Fausto era ancora nella camera ardente. Arrivò Bartali. Prese la mano di Fausto e disse: “È incredibile, è incredibile”. Pianse e pregò alla sua maniera. Il grande duello era finito per sempre
  • La bicicletta non è un viluppo di metallo, un insieme inerte di leve e ruote. E’ arpa birmana. Sinfonia. Un dono della vita. Trasforma in musica storie di uomini. Anche tragedie
  • A 2 Km dalla vetta mi sono detto vai Marco o salti tu o salta lui…E’ saltato lui.
  • Il ciclismo è lo sport più popolare perché non si paga il biglietto.
  • Per un corridore il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori. E’ invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano.
  • Coppi è stato grande perché qualche volta ha battuto anche Bartali.
  • “Primo classificato Coppi, in attesa del secondo, trasmettiamo musica da ballo”.
  • Guardatelo mentre pedala. Sulle rampe è il più calmo di tutti. Ma nella fatica la plastica del suo viso perde ogni frivolezza da giovanotto di sobborgo siciliano. E’ un viso rude che si affina e si incide. Volto da eroe quello di Vincenzo Nibali come li modellavano gli scultori antichi, con i capelli chiusi dalla calottina rigida e l’occhio tra scontento e minaccioso.
  • Praticare la cyclette, è come fare surf in una Jacuzzi
  • Merckx era talmente forte che quando tirava, per stargli a ruota dovevamo darci i cambi…
  • Il passista, lo sprinter emergono dalla cacofonia, cercano il guizzo dell’ultimo che parla e ha ragione. Lo scalatore no, lascia il fardello della vita comunitaria, del “peloton”, si arrischia, va nel vuoto, vede il cielo attraverso i pedali.
  • Come nella boxe, anche nel ciclismo il sangue, a volte, lo si vede subito
  • Il Tourmalet l’avevano inventato nel 1910, il Galibier l’anno dopo. Molti allora salivano a piedi, chi non metteva piede a terra diventava un eroe, per provare il passaggio sulla vetta si stampava sul braccio l’immagine di un’aquila.
  • Uno dei pochi sport in cui Berlusconi non abbia investito una lira è il ciclismo, dunque qualcosa di buono deve averlo.
  • E’ vero: il ciclismo non è uno sport, è un genere: come la tragedia classica e il romanzo. Prende come loro la misura del mondo e i suoi eccessi.
  • Dio c’e… ed è pelato
  • Quando Pantani scattava, mi voltavo dall’altra parte.
  • Il giorno in cui un ronzino butterà giù dal trono un puro sangue grazie a una puntura, allora, sì, il ciclismo sarà in pericolo di morte.
  • Un tempo il doping era irrisorio e le vittorie considerevoli. Dopo vent’anni, il doping è considerevole e le vittorie irrisorie.
  • Il Generale De Gaulle è il presidente dei francesi undici mesi su dodici. In luglio, è Jacques Goddet.
  • Il ciclismo è il massimo di possibilità poetica consentita al corpo umano
  • Nel corpo di Bartali scorre il sangue, il quello di Coppi la benzina.
  • Inutile avere una bici leggerissima se ti porti nell’anima un corpo che pesa come un macigno
  • Lui il vento non lo subisce… lo crea
  • Il ciclismo non è “cammina o affoghi”, ma “scoppia e cammina”
  • La vita è come una bicicletta con dieci velocità. La maggior parte di noi ha marce che non userà
  • Mi piace il ciclismo perchè è uno sport da poeti
  • Vado così forte in salita per abbreviare la mia agonia.
  • l ciclismo è come l’amore: vince chi fugge
  •  La bicicletta è l’immagine visibile del vento
  • Boxe e ciclismo, sport di poveri per poveri
  • Solo in provincia si coltivano le grandi malinconie, il silenzio e la solitudine indispensabili per riuscire in uno sport così faticoso come il ciclismo
  • Quando la strada sale non ti puoi nascondere
  •  La Montagna é solo per pochi
  •  La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti
  •  Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza
  • Merckx, era Anquetil + Van Looy. Parlare di Merckx senza parlare di Ocana, era dimenticare l’essenziale, evocare il sole senza la sua ombra scura.
  • Corre per essere secondo, è triste per il ciclismo
  • Coloro che hanno scavato il tunnel avrebbero potuto farlo più in basso! Sarebbe stato senza dubbio più lungo, ma la cosa ci avrebbe risparmiato il martirio.
  • Attacco un rimorchio alla mia bicicletta, ci metto mia suocera, e arrivo ancora primo sul colle più alto.
  • Chi vuole arrivare secondo si metta alla mia ruota.
  • La struttura morfologica di Coppi, se permettete, sembra un invenzione della natura per completare il modestissimo estro meccanico della bicicletta.
  • Una tappa Dolomitica è più appassionante di una partita di Serie A.
  • La donna del ciclista sa che l’autunno è tornato quando ritrova facilmente la sua crema depilatoria
  • Pantani era uno che entusiasmava anche me, pativo i suoi scatti, mi faceva soffrire da bestia. Pregavo che non partisse perché quando partiva costringeva tutti ad una tripla fatica, ma porco cane era magnifico quando se ne andava. Capisci che ha senso che tutti noi facciamo i ciclisti, che tutti noi ci si scassi sulla strada se poi c’è uno che inventa cose come lui.
  • Una vittoria in montagna vale 100 vittorie su un corso perché la sofferenza conquista più della velocità.
  • Mangiare prima di aver fame. Bere prima di aver sete, non fare l’amore dalla Milano Sanremo al Giro di Lombardia. Era dura la vita del corridore.
  • Senza l’invenzione della ruota, i corridori del Tour de France sarebbero condannati a portarsi le biciclette in spalla.
  • Gianni Bugno rimase ammutolito per molti minuti. Lo sguardo fisso nel cielo e una tempesta di emozioni in testa. Le sue prime parole furono: «Mi dispiace per Miguel Indurain». Proprio così. A Benidorm, Gianni aveva vinto il suo secondo Mondiale consecutivo e il suo primo pensiero era per l’ idolo di casa e grande battuto. Bugno era fatto così, aveva gambe d’ acciaio e l’ animo dolce. Era l’ ultimo romantico di un ciclismo che stava cambiando fino a trasformarsi.
  • Per arrivare secondi ci vuole una volata perfetta. Per arrivare primi, deve sbagliarla Petacchi.
  • Ogni volta che faccio quattro colpi di pedale, tre sono per il fisco.
  • Il bene si fa ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca.