Frasi del film L’attimo Fuggente

le frasi famose e celebri del film l'attimo fuggente con Robin Williams Ecco a voi le frasi del film L’attimo Fuggente, pellicola che dovrebbe essere inserito, per default, all’interno dei programmi scolastici ministeriali.

E’ un film bellissimo, profondo, che tocca temi e tematiche importanti, come il senso della vita, la poesia come espressione e come sguardo immanente della condizione umana, l’importanza dell’amicizia, la cardinalità della creatività all’interno del nostro essere, la fortuna di incontrare sulla nostra strada non già dei freddi insegnanti ma degli appassionati maestri di vita. Le citazioni e le più belle frasi del film L’Attimo Fuggente ne sono una sintesi.

Questo è tanto altro è presente in un capolavoro universalmente riconosciuto nel mondo, al punto che, dopo alcune iniziali critiche, è stato inserito al 52º posto nella classifica AFI’s 100 Years… 100 Cheers dall’American Film Institute; e la frase Carpe diem, cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita ha ottenuto il 95º posto nella classifica AFI’s 100 Years… 100 Movie Quotes.

E devo dire che le posizioni non rendono neanche merito all’importanza che questo film ha avuto su diverse generazioni e su migliaia di attori, registi e sceneggiatori, scrittori e autori televisivi.
Ma adesso, è tempo di calare il sipario e di far parlare le

Frasi de L’attimo fuggente

  • «O Capitano, mio Capitano!» Chi conosce questo verso? Nessuno. Non lo sapete? È una poesia di Walt Whitman, che parla di Abramo Lincoln. Ecco, in questa classe potete chiamarmi professor Keating o se siete un po’ più audaci, “O Capitano, mio Capitano”. Ora dissiperò alcune voci, cosicché non inquinino i fatti. Certo, anch’io ho frequentato Welton e sopravvivo, comunque a quel tempo non ero la mente eletta che avete di fronte: ero l’equivalente intellettuale di un gracile corpicino, andavo sulla spiaggia e tutti mi tiravano i libri di Byron in piena faccia. (Keating)
  • «Cogli la rosa quando è il momento, | ché il tempo, lo sai, vola | e lo stesso fiore che sboccia oggi, | domani appassirà.» (Pitts)
  • «Oh, lottare con scarse possibilità, affrontare i nemici impavido.» (Pitts)
  • «Essere un marinaio del mondo diretto in ogni porto.» (Alunno 1)
  • Ho incontrato una ragazza di nome Chris, è bionda e ha occhi di cielo. Toccarla sarebbe il paradiso. (Knox)
  • «Io vivo per dominare la vita non per esserne schiavo.» (Alunno 2)
  • «Insegnare a me l’amore? Ragiona con la testa piuttosto. | Io sono già maestro sommo. | Il Dio dell’Amore, se ne esiste veramente uno, | ha imparato l’amore da me.» (Charlie)
  • «Venite amici, | che non è tardi per scoprire un nuovo mondo. | Io vi propongo di andare più in là dell’orizzonte, | e se anche non abbiamo l’energia che in giorni lontani | mosse la terra e il cielo, siamo ancora gli stessi. | Unica, eguale tempra di eroici cuori, | indeboliti forse dal fato, ma con ancora la voglia | di combattere, di cercare, di trovare e di non cedere.» (Neil)
  • «Salire sul patibolo, avanzare contro il plotone di esecuzione con assoluta indifferenza.» (Alunno 3)
  • «Preso dalla fede ebbi una visione, | dall’orgia io fuggivo ma non senza derisione. | Vidi il fiume Congo, scavare con la testa, | e una lingua d’oro tagliare la foresta.» (Meeks)
  • Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l’autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice “molti uomini hanno vita di quieta disperazione”, non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno! [suona la campanella, gli studenti continuano a salire a turno sulla cattedra] Ecco, così! Bravo Priske! Grazie! Sì! Osate cambiare, cercate nuove strade. Allora, in aggiunta agli esercizi, vorrei che componeste una poesia. Tutta vostra, un lavoro originale. [canticchia accendendo e spegnendo la luce a grande velocità] Si, una poesia. E dovrete leggerla ad alta voce di fronte alla classe. Martedì. Bonne chance, giovanotti. (Keating)
  • Continuate a strappare ragazzi. Questa è una battaglia, una guerra e le vittime sarebbero i vostri cuori e le vostre anime. Grazie mille Dalton. Armate di accademici avanzano misurando la poesia. No! Non lo permetteremo. Basta con i J. Evans Prichard. E ora, miei adorati, imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa. Imparerete ad assaporare parole e linguaggio. Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo. Quello sguardo negli occhi di Pitts dice che la letteratura dell’Ottocento non c’entra con le facoltà di economia e di medicina, vero? Può darsi. E lei, Hopkins, è d’accordo con lui e pensa: “Eh, sì, dovremmo semplicemente studiare il professor Prichard, imparare rima e metrica, e preoccuparci di coltivare altre ambizioni.” Ho un segreto da confessarvi, avvicinatevi. Avvicinatevi. Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento, ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita. Citando Walt Whitman, «O me o vita, domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. Che v’è di nuovo in tutto questo, o me o vita? Risposta. Che tu sei qui, che la vita esiste, e l’identità, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso.» Quale sarà il tuo verso? (Keating)
  • «Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, […] per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.» (Neil)
  • Aspettiamo la battaglia mentre in realtà stiamo già combattendo. (Todd) [scrivendo su un taccuino]
  • Per la prima volta in vita mia, so che cosa voglio fare! E per la prima volta, ho intenzione di farlo! Che mio padre sia d’accordo o no! Carpe diem! (Neil)
  • Dunque, gli appassionati di uno sport sostengono che quello sport è intrinsecamente migliore di un altro. Per me, tutti gli sport sono occasioni in cui altri esseri umani ci spingono ad eccellere. (Keating)
  • Era una notte buia e gelida e una vecchia signora, che aveva la passione di costruire puzzle, se ne stava seduta in salotto, al suo tavolo, a completare il suo nuovo puzzle. Ma mentre metteva i pezzi insieme, si accorse, con grande stupore, che l’immagine che si formava era quella del suo salotto. E la figura al centro del puzzle, una volta composta, era lei stessa. Con le mani tremanti, sistemò allora gli ultimi quattro pezzi e fissò inorridita il volto di un pazzo furioso alla finestra. L’ultima cosa che la vecchia signora udì, fu il rumore dei vetri infranti. (Neil)
  • «Sulla strada polverosa, viveva un uomo chiamato William Bloat. Aveva una moglie, piaga della sua vita, che lo faceva uscire dai gangheri e allora lui un giorno la colse nel sonno e squarciò la sua candida gola.» (Pitts)
  • «Danzare, battere le mani, saltare, gridare e poi urlare e fluttuare.»(Meeks)
  • «Oh, fare della propria esistenza un poema di nuove gioie.» (Hopkins)
  • «Essere davvero un Dio!» (Charlie)
  • Vedo il dolce suo sorriso | e una luce sul suo viso. | Mi scopro a sognare di mondi infiniti, | sapendo che… [gli altri ragazzi ridono] sapendo che… che è viva. (Knox) [leggendo la poesia A Chris, scritta da lui]
  • Mi piace insegnare, non voglio vivere in altri posti. (Keating)
  • «Se noi ombre vi abbiamo offeso, per poterci dare il perdono fate conto di aver dormito mentre queste visioni apparivano e che a mostrarvi paesaggi immaginari sia stato un sogno. Signori non ci rimproverate, se ci perdonate rimedieremo. Ascoltate l’onesto Puck, se avremo la grande sorte di sfuggire ai vostri insulti, potremo rimediare signori, che Puck non è un mentitore. Quindi buona notte a tutti voi, datemi la mano e siamo amici e Puck i danni vi rifonderà.»
  • L’amico Anderson ritiene che ciò che ha dentro sia inutile e imbarazzante. Non è così Todd? Non è la sua peggiore paura? E si sbaglia: io credo che dentro di lei ci sia qualche cosa che vale moltissimo! [scrivendo alla lavagna] «E risuona il mio barbarico yawp sopra i tetti del mondo!» Firmato Walt Whitman.Di nuovo lo zio Walt. Per quelli che non lo sapessero uno yawp è un ululato rauco, un grido. Ecco Todd, vorrei che ci desse una dimostrazione di un barbarico yawp. E no, non può ululare stando seduto. Coraggio, in piedi. Assuma una posizione da ululato. (Keating)
  • Niente voti oggi, si passeggia. Ecco, così! La poesia qualcuno ha detto [gli studenti ripetono in coro a ritmo] non è certo un gran diletto. (Keating)
  • Sentite, ho un annuncio da fare. Rispettando lo spirito di appassionata sperimentazione dei nostri poeti, io rinuncio al nome di Charlie Dalton, d’ora in poi chiamatemi Nuwanda. (Charlie)
  • «Devo paragonarti dunque a una giornata d’estate? | No, sei più amabile e temperata.» (Charlie)
  • «Ella passa splendida come la notte | di limpidi clini e di cieli stellati; | tutto il meglio del notturno splendore | vedo sul suo viso e nei suoi occhi.» (Charlie)
  • [Rispondendo al telefono] Welton Academy, pronto. Sì, è qui, un momento, prego. Signor Nolan, è per lei. È Dio. Chiede di ammettere le ragazze a Welton. (Charlie)