Le notti bianche citazioni
E passiamo a vedere alcune frasi e citazioni sulle notti bianche.
Chi è più giovane sa che per notti bianche si va ad intendere una promozione commerciale durante la quale alcune grandi città del mondo, perlopiù occidentali, organizzano varie iniziative culturali o di intrattenimento durante la notte.
Spesso queste notti bianche sono accompagnata da un servizio straordinario dei mezzi pubblici, dall’apprestamento di spettacoli vari, dall’apertura prolungata di negozi e di musei.
Nelle nostre frasi troverete un po’ di ironia, perché… insomma, proseguire nella lettura e lo scoprirete. A ogni modo, ecco a voi le
Le notti bianche citazioni
- Cos’è la notte bianca? Un’arma di ricatto in più tra nelle mani di una donna (Massimo Bencivenga)
- La notte non è meno meravigliosa del giorno, non è meno divina. Per questo hanno pensato alle notti bianche
- Sino a qualche anno fa gli uomini conoscevano un solo tipo di notte bianca. Adesso ce ne sono due, entrambe sgradite (Massimo Bencivenga)
- I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome. Tutto ciò prima dell’innovazione commerciale nota come notte bianca
- Perché si chiama notte bianca? Dovrebbe essere chiamata notte verde per via dei verdoni che passano di mano; o notte bionda, per i fiumi di birra che si consumano. Come al solito noi italiani, pur eredi degli artisti del Rinascimento non capiamo niente di colori.
- Le prime notti bianche hanno avuto come scenari città come Berlino e Parigi. E’ proprio vero che l’esempio viene dal Nord.
- Notti bianche, fiumi di birra, donne scatenate nello shopping e decibel a gogò. Qualcuno sa dirmi se qualche futurologo aveva previsto una cosa del genere nello sviluppato mondo occidentale? The show must go on.
- Ma lo sapete, voi amanti della Notte Bianca, che questo termine veniva usato da Jim Jones leader della setta “la Causa”; si tratta di una setta, attiva perlopiù negli anni ’70, che istigò e portò al suicidio di massa (il 18 novembre 1978) di ben 1000 aderenti. Notte bianca è come lui definiva le notti in cui tutti si esercitavano al suicidio. Insomma, lo sapevate tutto ciò?
- La notte è calda, la notte è lunga, la notte è magnifica per ascoltare storie. L’ideale per lo shopping selvaggio delle notti bianche
- Chissà perché la notte, come la gomma, è di un’infinita elasticità e morbidezza, mentre il mattino è così spietatamente affilato. E poi ci sono le notti bianche, che sembrano fatte per maratoneti. O per donne in preda all’estro dello shopping
- The show must go on cantavano i Queen, ricordate? Lo shopping deve continuare avranno pensato gli ideatori delle notti bianche.
- Amanti delle notti bianche accendete il cervello perché sto per rivelarvi una curiosità che non mancherà di farvi riflettere. O almeno credo. Forse non sapete che La prima notte bianca di Roma e, ipso facto, d’Italia si tenne tra il 27 e il 28 settembre 2003. E allora direte voi? Aspettate un attimo perché la parte divertente deve ancora arrivare. Forse i più arguti tra voi avranno già capito; agli altri, a quelli che ancora non sono riusciti a percepire e capire l’intima ironia, ricordo che quella stessa notte è rimasta e rimarrà nella storia dell’Italia come la notte che concise con il peggior black out elettrico mai registrato in Italia. Riuscite a non ridere dinanzi a una cosa del genere? Nel momento in cui bisognava accendere le luci si registrò un black.out. Giova dire che quel balck-out non fu causato dagli impianti italiani, bensì da un concorso tra quelli svizzeri e francesi. La caduta di tensione si riverberò sull’Italia, per una volta incolpevole, o megli o colpevole di non avere una efficace e autosufficiente politica energetica.
- Amanti delle notti bianche sturatevi le orecchie perché sto per dirvi una cosa molto interessante, o almeno credo. Le notti bianche è il titolo di un romanzo giovanile dell’autore russo Fëdor Dostoevskij. Il titolo si riferisce al chiarore crepuscolare che illumina la notte di San Pietroburgo per alcune ore dopo il tramonto del sole, collegato al fenomeno della rifrazione solare nelle latitudini inferiori al circolo polare, fino a circa il 60º parallelo.
- La notte è delle puttane, dei pokeristi, degli ubriachi, degli insonni e dei portieri d’albergo. La notte è di chi non sa morire. Ok, e le notti bianche?
- La notte è davvero il momento migliore per lavorare. Tutte le idee sono lì per essere tue perché tutti gli altri dormono. Tutto ciò, naturalmente, non vale per le notti bianche
- E arriva la notte, che è solo l’altra forma del giorno. Che è solo l’altra forma della notte. E che nel caso delle notti bianche sono altre ore per lo shopping selvaggio (Massimo Bencivenga)
- Nella notte passiamo la metà della vita. Ed è la metà più bella davvero. Questo diceva Johann Wolfgang von Goethe, ma ai suoi tempi nessuno aveva pensato alle notti bianche.
- Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri? Diceva Shakespeare, che mica poteva immaginare che un giorno, nelle notti bianche, si sarebbe inciampato un po’ in tutto.
- La notte è la prova che il giorno non è sufficiente allo shopping. Poi hanno introdotto le notti bianche.
- Certe notti sono fatte per la tortura, o la riflessione, o il sapore di solitudine. E alcune per l’invenzione commerciale universalmente nota come notte bianca
- La notte dissimula i difetti ed è indulgente con tutte le imperfezioni; a quell’ora, ogni donna sembra bella. Durante le notti bianche lo sono ancora di più.
- La notte mi vesto di Chanel numero 5. Un vero peccato che ai tempi di Marilyn Monroe nessuno avesse ancora pensato alle notti bianche
- Se pensi ad una cosa alle tre del mattino e poi ci ripensi l’indomani a mezzogiorno, arrivi a conclusioni diverse. In particolar modo se la cosa l’hai pensata durante una notte bianca.
- L’ora più buia è quella che precede il sorgere del sole. Naturalmente ciò non vale nel caso delle notti bianche, dove l’ora più buia è quella del pagamento (Massimo Bencivenga)
- La notte è la cosa migliore che possa accadere al giorno. Lo era, prima dell’introduzione delle notti bianche