Frasi Vi presento Joe Black
Ecco un elenco delle più belle frasi del Film Vi presento Joe Black. Un film che ha davvero fatto la storia del Cinema Sentimentale, con un cast d’eccezione (Brad Pitt, Claire Forlani, Anthony Hopkins), una sceneggiatura a dir poco fantastica ed una storia di sicuro successo! Basti considerare che il Film Vi presento Joe Black è il remake di La morte va in vacanza, un film del 1934, di cui era già stato realizzato un remake nel 1971. E’ un bellissimo film sulla vita e sulla morte ma è soprattutto un sull’amore, sull’amore vissuto con passione e trasporto e in maniera davvero straordinaria. Vi abbiamo qui riportato le più belle frasi del Film Vi presento Joe Black, che sono tratte per la maggior parte dai dialoghi tra i 3 personaggi principali del film interpretati proprio da Brad Pitt, Claire Forlani, Anthony Hopkins.
Scegliete la frase che vi piace di più tra le…
Frasi Vi presento Joe Black
Joe: Pensa solo a millenni moltiplicati per secoli connessi dal tempo senza fine, io esisto da allora.
Joe: Che male c’è a prendersi cura di una donna? Lei si prende cura di te.
Joe: Morte e tasse.
Bill Parrish: Ho amato Susan dal momento in cui è nata e la amo sempre con lo stesso affetto. Quello che sogno è un uomo che la scopra e che lei scopra un uomo che sappia amarla, che sia degno di lei, che sia di questo mondo, di questo tempo, che abbia la grazia, la compassione e la forza di starle accanto mentre lei avanza in questa bella cosa chiamata vita.
Bill Parrish: Lo so che ti sembra smielato ma l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: “Buttati a capofitto! Trovati qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera!” Come trovarlo? Bè, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto.
Bill Parrish: Dimentica il cervello e ascolta il cuore.
Bill Parrish: Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente equivale a non vivere. Ma devi tentare, perché se non hai tentato non hai mai vissuto.
Bill Parrish: [Parlando dell’amore] Fiducia, responsabilità, assumerti il peso delle scelte e dei sentimenti, passare il resto della vita tenendo fede a questi e soprattutto non ferire l’oggetto del tuo amore.
[Parlando dell’amore] Joe: Così è questo l’amore secondo William Parrish. Bill: Moltiplicalo all’infinito, portalo negli abissi dell’eternità e vedrai appena uno spiraglio di quello di cui parlo.
Joe: Come sai che ti ama?
Quince: Perché conosce la cosa peggiore di me e le sta bene.
William:Devi rischiare,perché se non rischi,non hai mai vissuto…
Susan:Mi è piaciuto fare l’amore con te joe,è stato come fare l’amore con uno che l’ha fatto per la prima volta!
Joe:Posso esprimere la mia gratitudine?… Per la persona che sei e per il tempo che mi hai dedicato…
Joe:Non mi piace il modo in cui ti ha parlato, ma mi è piaciuto il modo in cui gli ha risposto.
Susan: “Sei qualcun altro…”
Joe: “Non vuoi sapere chi?”
Susan: “Sì ma…!”
Joe: “Ma?”
Susan: “Joe, ho paura!”
Joe: “Paura di scoprirlo? Non averne…! Non importa cosa sono… Chi sono lo sai bene”
Susan: “Sei Joe”
Joe: “Si, sono Joe. E ti prometto… che il ragazzo che hai trovato quella mattina lo avrai sempre!”
Susan: “Dimmi che mi ami. Dimmi che mi ami adesso!”
Joe: “Ti amo adesso. Ti amerò sempre. Susan?”
Susan: “Si?”
Joe: “Grazie per avermi amato…”
Susan : dov’eri finito?
joè: non lo so..sai..è tutto annebbiato e vago qua..crederesti se ti dicessi che non riuscirò mai a capirlo? ma ora sono qui..
susan: tutto qui?
joè: beh..non so cos’altro dire..sembra una grande festa..
susan: credi davvero’?
joè: sei bellissima..sai quanto sei sparita dietro l’angolo pensavo non ti avrei più rivista…
ehy Ti senti bene?
Susan : quella volta..
joè: quella..ti ho detto qualcosa di sbagliato..e tu no..era cosi giusto che mi fa paura..e poi hai detto..perdonami se te lo dico..mi è rimasta impressa da allora..
susan: che cosa?
joè: hai detto che ti piacevo..
susan : No..
joè: Non l’hai detto..?
susan: ho detto..che mi piacevi tantissimo..si..sappiamo cosi poco l’uno dell’altra..
joè: ma abbiamo tempo..
susan: si..avrei voluto che tu..avessi conosciuto mio padre..
Joè: Anchio..Anchio..
susan: cosa facciamo ora?
joè: le cose verranno da sole.. susan: si!
Joe: “Posso baciarti?”
Susan: “Si…”
Joe: “Era un addio, non un bacio…”
Susan: “Che succede Joe? É come se spiccasimo il volo…”
Joe: “Sono ancora qui”
Susan: “No, tu sei altrove”
Susan: Ti è piaciuto fare l’amore con me?
Joe: Sì.
Susan: Più del tuo burro di noccioline?
Bill: Tu ami Drew?
Susan: Vuoi dire come tu amavi la mamma?
Bill: Dimentica me e la mamma. Intendi sposarlo?
Susan: È probabile.
Bill: Ascolta, vado pazzo per quel ragazzo, è intelligente, intraprendente potrebbe portare la Parrish Comunications nel ventunesimo secolo e me con lei.
Susan: Allora cos’è che non va? Bill: Vale per me, io sto parlando di te. Non è quello che dici di Drew è quello che non dici.
Susan: Forse non ascolti. Bill: Oh, sì invece. Non un’ombra di trasalimento, non un bisbiglio di eccitazione. Questo rapporto ha la stessa passione di una coppia di nibbi reali. Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu… canti con rapimento e danzi come un derviscio.
Susan: Ah, tutto qua?
Bill: Sì. Abbi una felicità delirante o almeno non respingerla.
Susan: Va bene. “Abbi una felicità delirante”… vedrò di fare il possibile.
Bill: Ah ah ah… lo so che ti suona smielato, ma l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico buttati a capofitto trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Beh, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente… beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato, non hai mai vissuto.
Susan: Bravo!
Bill: Ah, sei una dura!
Susan: Scusami. D’accordo dimmelo di nuovo ma stavolta la versione breve.
Bill: Non respingere… chi lo sa? …Esiste il colpo di fulmine? …Sì.
Susan: Sì.
Bill: Mia moglie mi ha convertito al panino d’affettato d’agnello… Joe… mia moglie.
Joe: Mhmm!
Bill: Sì… affettato d’agnello… non stopposo come il roast beef né noioso come il pollo, lei sapeva cose del genere… tutto me la fa tornare in mente, non c’è giorno che passa che io non pensi a lei… un giorno non si sentì bene e il giorno seguente era… andata… ma che puoi fare tu? Già… questo lo avrai sentito miliardi di volte!
Joe: Di più!
Bill: Perché non mi hai fermato?
Joe: Non lo so… com’è stato quando vi siete conosciuti?
Bill: Credevo che tu lo avessi sentito miliardi di volte…
Joe: Questa parte m’interessa.
Bill: Lei indossava un completino azzurro… con un colletto bianco che avevo un bordo rosso…
[bussano alla porta] Sì?
[entra Drew] Ciao! Drew: Vi ho interrotto?
Joe: Si!
Bill: No!
Drew: Scherzava?
Bill: Dovrei avere paura?
Joe: Non un uomo come te…
Bill: È dura staccarsene…
Joe: Si Bill, lo è
Bill: Questa è la vita, che posso dirti?!
Joe: Sono innamorato di tua figlia e la porto via con me stanotte.
Bill: Tu cosa?!
Joe: Mi hai sentito bene Bill.
Bill: Tu non porti Susan da nessuna parte e comunque che cosa vuole dire? C’era un patto!
Joe: E mi dispiace.
Bill: Susan è mia figlia, ha una vita meravigliosa davanti; tu vuoi privarla di questo e vieni a dirmi che ti dispiace? Beh, mi rincresce, scuse non accettate.
Joe: Non mi interessa Bill, io la amo.
Bill: Facile per te! Prendi quello che vuoi perché ti fa piacere, non è amore.
Joe: E che cos’è?
Bill: Un inconsulta infatuazione che per il momento hai voglia di concederti, manca tutto ciò che più conta.
Joe: Sarebbe cosa?
Bill: Fiducia, responsabilità, assumerti il peso delle scelte e dei sentimenti, passare il resto della vita tenendo fede a questi e soprattutto non ferire l’oggetto del tuo amore.
Joe: Così è questo l’amore secondo William Parrish.
Bill: Moltiplicalo all’infinito, portalo negli abissi dell’eternità e vedrai appena uno spiraglio di quello di cui parlo.