Frasi e battute di Checco Zalone
Ecco a voi una selezione di frasi e di battute di Checco Zalone, citazioni tratte dai suoi film. Checco Zalone, nome d’arte di Luca Medici, è il comico italiano del momento, la star del cinema degli ultimi anni.
I suoi ultimi 3 film Quo Vado, Sole a Catinelle e Che Bella Giornata, sono i film della storia del cinema italiano che ad aver incassato le cifre più alte, film nei quali le frasi e le battute di Checco Zalone sono diventate un cult. L’attore pugliese è davvero il comico del momento, fa impazzire un pubblico davvero vastissimo grazie alla sua comicità semplice diretta ed immediata. Per cui abbiamo pensato di scegliere tra le battute e le frasi di Checco Zalone, le citazioni dei suoi film quelle più belle, quelle davvero imperdibili, perché possiate ridere e ridere di gusto. Condividetele con i vostri amici, le vostre amiche via sms, via mail, via chat, su whatsapp. ecc.
Ecco a voi le nostre
Frasi e battute di Checco Zalone
- Adesso ero davvero solo, in balia di un destino avverso, ma l’angelo custode non abbandona i suoi posti fissi.
- Non per compassione, non per commozione, ma per educazione.
- Allora, chiariamo una cosa: qui nessuno prevale sull’altro, perché tu è vero sei l’occidentale, razza superiore, ma sei molto più piccolo; tu sei il fratello grande, ma sei molto più nero, quindi vi equivalate ragazzi.
- Prete: “E tu Checco, cosa vuoi fare da grande?”
Checco da piccolo: “Il posto fisso!” - E comunque chi è ladro o una spia non è figlio di Maria!
- Al Circolo Polare Artico, fa freddissimo mà! Più di Roccaraso, di più!
- No ragazzi, no, i laureati dopo! Un mediano dai piedi buoni c’è? No ragazzi, si gioca in 11, non possiamo accogliervi tutti!
- Gesù… Aiutami tu! dammi un segno di vita!
- Allora mettiamo caso che tu ogni mese prendi un cinghiale: a gennaio una freccia, un cinghiale; febbraio, una freccia, un cinghiale… poi arriva dicembre, tiri la tua freccina… e trovi due cinghiali! Ti è mai successo? Si chiama tredicesima… se il tuo cuore non conosce questa gioia allora taci, perché i tuoi déi ti hanno condannato alla partita IVA
- Sto facendo una pugnetta all’orso polare!
- Siamo di Equitalia”. “No, siamo cattolici qui”
- Allora, sono come gli uomini, però più piccoli, senza la barba, con la voce più sottile…
- Ricorda a quella gente lì che noi occidentali abbiamo fatto tanto per loro, adesso tocca a loro, faglielo pesare, ok?
- Sai dove sta lo zoo?”. “È qui”, risponde infine il ragazzino. Zalone, osservando il coniglietto che il bimbo tiene in mano gli fa: “Quello è lo zoo? se c’avevi un pesciolino rosso era l’acquario di Genova? Umiltà, bambino
- Per suo figlio è la prima volta?”. “No, già respirava”
- Senti a me, bello, lo sai che tuo papà è una persona totalmente anaffettiva che ha abbandonato ogni forma di relazione con te per badare solamente al suo ego? Oh, ti è venuto il mutismo selettivo. Vai a dormire, domani ti sblocco. Spegni la luce, con mutismo
- Lei ha una vecchiaia davvero giovanile, complimenti signora”.
- Checco: – Scusi, non è il contrar…? (facendo un cenno di inversione con le dita)
Bollini: – No. E lei è… (indicando una bambina)
Checco: – Aspe’ aspe’, la nonna!
“Grazie, volevo ringraziare gli amici Vittorio Marin e Piergiorgio Bollini”, indicando i due incappucciati accanto a lui, con loro evidente rassegnata disapprovazione. - Checco si avvicina alla zia allettata: – “Tu devi solo riposare adesso. C’è questo macchinario che ti controlla costantemente, devi stare però riposata.
Zia: – È elettrico?
Checco: – Eh sì, zia, è elettrico.
Zia: – Stacca la spina, stacca la spina…
Checco: – No zia, ti tiene in vita.
Zia: – Stacca la spina…
Checco: – No zia, devi consumarla la corrente.
Zia: – Stacca la spina…
[…]
Checco: – No, non staccherò la spina.
Zia: – Stacca la spina…
Checco: – E va bene, vorrà dire che farò… una eutanazia! - Checco: Ricordo il mio sconforto, la mia amarezza quel mio girovagare così senza una vera meta. Quando all’improvviso, di fronte a me, si accese una luce: era la spia della riserva.
- Checco: No niente siamo qua con Don Angelo che dice che Farah non può fare la madrina del battesimo. Non lo so perché, forse perché è un po’ negra. Qualche gradazione zio, cioè non dà fastidio, capito?
- Checco: Ho avuto altre storie, ma erano 4ª coppa c, 5ª coppa b, anche una 6ª! Questa è una 2ª coppa b… e se ti piace una 2ª coppa b è amore!
- Ivano Tu conosci le lingue? Checco Sì. Ivano Inglese? Checco Yes. Ivano Francese? Checco Oui. Ivano Spagnolo? Checco Pures.
- Checco [Rivolto ai monaci tibetani]: Allora forse non ci siamo capiti. In queste condizioni dal vescovo non posso farvi entrare: braccia scoperti, le zoccolette… Ahò, e che siamo alla spiaggia qui? Rappresentante: Ma lei lo sa chi sono questi? Vengono dal Tibet! Checco: Non mi interessa. Allora, andate in Tibet, mettetevi la giacchetta, la cravatta, belli eleganti, come a me. Anche un spezzato, ma gli infraditi, dai su… [Rivolto ad altri monaci con capelli e barba lunghissimi] Ahè, guarda quest’altri! Signori per cortesia, da questa parte [Rimandandoli indietro] Uomo: Perché, è di là il vescovo? Checco: No, no, c’è il barbiere: Capobianco Gino, via Filippo Turati, vai! Dì “vi manda Checco”, andate andate! [Rivolgendosi a una donna col burka] Eh, signora mi scusi, lo devi levare il velo per cortesia. Motivi di sicurezza. [La donna se lo toglie, rivelando un paio di baffi] Ecco, per gli stessi motivi, rimettilo! [Rivolto alla folla] Vogliamo retreggiare?