Frasi e aforismi sul lavoro
“Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi”.
Una delle più celebri tra le frasi e aforismi sul lavoro.
Con queste parole di Joseph Conrad, tratte dall’opera “Lo scrittore polacco”, ci addentriamo nel mondo del lavoro e andiamo a scoprire quale frase e qualche aforisma che lo riguardano. Nel corso dei secoli, moltissimi autori hanno parlato del lavoro, dato che si tratta di un elemento fondamentale della vita di ciascuno di noi. Quando manca ci si preoccupa, quando è troppo ci si stressa: come si vede, si tratta di una costante nelle nostre giornate. Ecco spiegato il motivo per il quale si parla di lavoro in ogni epoca e ogni autore, scrittore, cantante, artista in generale, ne ha parlato a modo suo. Tanti modi diversi di intenderlo, tanti modi per esaltarlo o demolirlo: in ogni caso si tratta di una costante che ritorna in moltissime opere.Vediamo quali sono
Frasi e aforismi sul lavoro
- Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita
- È per me uguale se una persona proviene dalla prigione di Sing Sing o da Harvard. Io assumo un uomo, non la sua storia.
- Chi vuol lavoro mal fatto, lo paghi innanzi fatto.
- Il lavoro non è più rispettabile dell’alcool, e serve esattamente allo stesso scopo: distrae semplicemente la mente.
- Non ci sono lavoro stupidi, è evidente… Ma ce ne sono di quelli che vengono lasciati agli altri.
- Gran parte di quello che definiamo “management” consiste nell’ostacolare il lavoro degli altri.
- Il candidato ideale conosce 4 lingue, ma in nessuna di queste riesce ad articolare frasi come “voglio un aumento”
- Mi piace fare il presidente. La paga è buona e posso andare al lavoro a piedi.
- . Il lavoro è il rifugio di quelli che non hanno nient’altro di meglio da fare.
- Il lavoro più facile del mondo è quello del medico legale. Interventi chirurgici su persone decedute: che cosa potrebbe andarti storto? Sentirne ancora il battito?
- Chiesero un giorno a Sigmund Freud di sintetizzare la sua “ricetta” per difendere l’uomo dai mali oscuri che affiorano dal profondo. “Lieben und arbeiten”, “amare e lavorare” fu la risposta del fondatore della psicoanalisi. È, guarda caso, la stessa formula proposta all’uomo dal Nuovo Testamento, che pone al centro del suo messaggio amore e lavoro.
- Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
- In realtà sono pochi i lavori che richiedono un pene o una vagina. Tutti gli altri lavori dovrebbero essere aperti a chiunque.
- Non è il benessere né lo splendore, ma la tranquillità e il lavoro, che danno la felicità.
- Il lavoro non mi piace – non piace a nessuno – ma mi piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà – per se stessi, non per gli altri – ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
- In fin dei conti il lavoro è ancora il mezzo migliore di far passare la vita.
- Non devono esserci poveri e non c’è peggiore povertà di quella che non ci permette di guadagnarci il pane, che ci priva della dignità del lavoro.
- Il lavoro nobilita l’uomo e arricchisce qualcun altro
- Mi piace il lavoro, mi affascina completamente. Potrei rimanere seduto per ore a guardare qualcuno che lavora.
- Chi lavora stando seduto è pagato di più di chi lavora stando in piedi.
- Quando qualcuno ti chiede: “Chi sei?” e tu rispondi: “Sono un ingegnere”, dal punto di vista esistenziale la tua risposta è errata. Come potresti mai essere un ingegnere? L’ingegnere è ciò che fai, non è ciò che sei. Non chiuderti troppo nell’idea della funzione che svolgi, perché vorrebbe dire chiudersi in una prigione.
- Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.
- Per uccidere un uomo, non serve togliergli la vita, basta togliergli il lavoro.
- Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.
- Trova un lavoro che ti piaccia ed avrai cinque giorni in più per ogni settimana.
- Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
- Loro parlano della dignità del lavoro. Balle. La dignità è nel tempo libero.
- Non c’è lavoro che un uomo possa fare che non sia dignitoso – se lo fa nel modo giusto.
- Sia che tu ci stia sei settimane, sei mesi o sei anni, lascialo sempre meglio di quando l’hai trovato.
- Per rendere un uomo felice, riempi le sue mani di lavoro, il suo cuore di affetto, la sua mente con uno scopo, la sua memoria con conoscenze utili, il suo futuro di speranza, e il suo stomaco di cibo.
- Siamo più vicini alle formiche che alle farfalle. Pochissime persone possono sopportare molto tempo libero.
- Hai raggiunto il successo nel tuo campo quando non sai se quello che stai facendo è lavoro o gioco.
- La cosa più importante di tutta la vita è la scelta di un lavoro, ed è affidata al caso.
- Non occorre essere matti per lavorare qui, ma aiuta.
- Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno.
- Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice.
- L’Italia è una Repubblica fondata sullo stage.
- Presto non ci sarà nessuna divisione fra il lavoro e il tempo libero. Ogni cesso verrà dotato di unità interna, con computer, email e webcam, così nessuno sarà mai disconnesso o non contattabile.
- Uno dei sintomi dell’arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente imponente. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
- Il Lavoro consiste in qualsiasi cosa una persona sia costretta a fare, mentre il Gioco consiste in qualsiasi cosa quella stessa persona non sia affatto costretta a fare.
- Il lavoro è un’ottima cosa per l’uomo: lo distrae dalla sua vita, gli impedisce di vedere quell’altro essere che è sé stesso e che gli rende spaventosa la solitudine.
- Al lavoro, pensi ai bambini che hai lasciato a casa. A casa, pensi al lavoro che hai lasciato incompleto. Una tale lotta si scatena dentro di te. Il tuo cuore è lacerato.
- Quando qualcuno mette troppo entusiasmo nel suo lavoro, ho sempre l’impressione che sprechi più tempo ad entusiasmarsi che a lavorare.
- Il lavoro è una manna quando ci aiuta a pensare a quello che stiamo facendo. Ma diventa una maledizione nel momento in cui la sua unica utilità consiste nell’evitare che riflettiamo sul senso della vita.
- Più lunga è la qualifica, meno importante è il lavoro.
- Ogni volta che assegno una carica vacante creo cento scontenti e un ingrato.
- Non tutti lavorano in ufficio, compresi quelli che ci lavorano.
- Tu vendi il tuo tempo, le tue giornate, per cui lo stipendio che ti danno è una sorta di ricompensa perché ti hanno rubato qualcosa.
- Si deve considerare come qualcosa di basso e di vile il mestiere di tutti coloro che vendono la fatica e la loro industria, poiché chiunque offra il suo lavoro in cambio di denaro vende a se stesso e si mette al livello degli schiavi.
- Un uomo felice è colui che durante il giorno, a causa del suo lavoro, e durante la notte, a causa della fatica, non ha il tempo di pensare alle sue cose.
- Bisogna lavorare, se non per gusto, almeno per disperazione. Infatti, tutto ben considerato, lavorare è meno noioso che divertirsi.
- Smetti di spendere del tempo che vale dollari in lavori da un penny.
- Ogni mattina mi sveglio e spulcio la lista Forbes degli uomini più ricchi del mondo. Non ci sono, così vado a lavorare.
- Lavorare meno, lavorare tutti.
- Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta della felicità sulla terra.
Dio mi dia lavoro, finché la mia vita non si concluda, e la vita, finché il mio lavoro non sia finito.