Frasi di Valentino Rossi

frasi e aforismi di Valentino Rossi con il 46, il doctor, il rossifumiAndiamo oggi a vedere alcune frasi del Doctor, del già RossiFumi, cioè del ragazzo di Tavullia.

Andiamo un po’ a vedere le frasi di Valentino Rossi.

Ho la fortuna e l’età di ricordarmelo nel 1997, con capelli oggi un po’ improbabili, ma perfettamente in linea con la moda di allora, emergere diventando uno dei più giovani campioni della 125, credo che il limite appartenga ancora a Loris Capirossi, decidendo di passare l’anno successivo a sfidare lo stesso Capirossi e Max Biaggi nella 250. Leggere le frasi di Valentino Rossi è leggere un po’ la storia di uno sport di cui è stato l’assoluto protagonista.

Son passati quasi 20 anni e il Vale con il 46 è ancora lì: cambiano gli antagonisti, ma lui è sempre lì, con il suo sorriso che diventa smorfia feroce in gara, a dare gas, a derapare e a vincere.

Ecco a voi alcune delle

Frasi di Valentino Rossi

  • Andavo bene a scuola. Facevo bene un sacco di altre cose. Ma io volevo correre. Forte, fortissimo. Con la moto. E l’ho fatto. Pensa se non ci avessi provato.
  • Come regalo di Natale vorrei indietro il Sic.
  • I miei tweet nel corso di Inter-Novara? È successo un gran casino. Lo hanno detto ai giocatori e mi sono vergognato da matti. Io sono un grande tifoso dell’Inter e vedere perdere la mia squadra in casa contro una sulla carta più debole fa male, ma erano critiche costruttive.
  • Io sono Valentino Rossi, non mi sembra giusto che io debba correre con la moto più lenta e che per giunta si rompe sempre. L’unica cosa che mi manca è mettermi la divisa da meccanico che usano in Giappone e vedere cosa fare per far andare più forte la moto… Il guaio di oggi proprio non ci voleva, meritavo di fare due o tre punti e quindi arrivare al secondo posto
  • “Durante un periodo di sei mesi, che non scorderò mai, ho scoperto che cosa stavo realmente cercando: ero alla ricerca di serenità, di gioia. Avevo bisogno di un gruppo divertente, col quale stare bene nel box e anche fuori. Per vivere sensazioni e situazioni che andavano anche al di là della moto. … Ero alla ricerca di qualcosa che si chiama motivazione. … Non avevo ancora realmente capito che solo accettando un’altra sfida, ancora più impegnativa, avrei potuto dare una svolta alla mia carriera, sarei riuscito a trovare dentro di me la forza per migliorare ancora. Come pilota e forse anche come persona”.
  • La moto non è solo un pezzo di ferro, anzi, penso che abbia un’anima perché è una cosa troppo bella per non avere un’anima. La moto è come una bella donna, delle volte è arrabbiata, delle volte ti dà grandi soddisfazioni, ma devi sempre stare attento a non farla arrabbiare.
  • Se avete problemi a prendere sonno vi consiglio la conferenza stampa di Zeman in versione integrale.
  • Ho iniziato a vedere le cose usando la positività e ho scoperto che c’era effettivamente un’altra via per affrontare quella circostanza. Ho imparato che se ci sono due modi per vedere una situazione, è sempre meglio scegliere quello ottimistico
  • C’è un dispiacere speciale nell’apprendere che Valentino Rossi è accusato di avere sottratto al fisco italiano (cioè alla comunità dei suoi tifosi, tra i quali noi) sessanta milioni di euro. È il dispiacere di scoprire che anche un ragazzo giovane, fortunato, geniale nel suo campo, il più fresco e irrituale tra i personaggi emersi negli ultimi anni, è invischiato nella solita, vecchia, insopportabile melma che rende invivibile questo Paese. Come se niente di davvero “nuovo” potesse mai capitare, dalle nostre parti. (Michele Serra)
  • Fa uno sport che adoro, compie gesti estremi, è fuori dagli schemi, quasi mi mette un po’ soggezione. Igor Cassina
  • Se ti metti nella testa troppi pensieri finisci con per commettere errori. … Ogni pilota che guida una moto da corsa, in una pista, ha paura. Non ci sono eccezioni. Anche perché in questo sport o in un’altra attività di questo genere, la paura è la cosa che può salvarti. Bisogna saper usare la paura perché può diventare una preziosa alleata.
  • Mi fa ridere che c’è qualcuno che, qualche mese fa, qualche anno fa, pensava che questo ragazzo avesse completato una carriera più unica che rara. In nome dello sport italiano dico grazie a Valentino, perché è veramente unico. Giovanni Malagò
  • Il pilota ragiona. Ed è proprio chi fa questo, cioè chi usa la testa che di solito ottiene certi risultati. L’incoscienza non porta a niente. Il senso del limite è importante. In moto non vince chi è più coraggioso. Almeno, non sempre. I piloti sono tutti coraggiosi, ma emergono solo quelli che hanno il senso del limite. Quelli cioè che sanno valutare il pericolo, che sanno gestire l’azzardo”.
  • Siamo personaggi pubblici, non dovremmo avere idoli da venerare. Io ne ho uno che sta sopra a tutti gli altri: Valentino Rossi. Darei tutto per essere come lui. Quel ragazzo è un vero mago. Sarebbe capace di ipnotizzarmi. Non credi sia possibile perchè sembra pesi appena trenta chili, eppure ha dentro di sè velocità ed equilibrio. È capace di sdraiarsi sull’asfalto a fianco della moto, senza però cadere. È un balletto, è arte pura. Rossi ha vinto l’ottavo titolo senza riempire la bocca di paroloni. Rimane calmo pervaso da un senso di equilibrio interiore che non sembra neppure umano, sfugge alla mortalità. Per me guardarlo in azione è come leggere una poesia. Brad Pitt
  • Specialmente in questi ultimi anni, con mezzo paese che sgobba per pagare fino all’ultimo euro quelle tasse che un altro mezzo paese rifiuta di pagare, non c’è pretesto o scusa o arzigogolo che tenga: se davvero il giovane Rossi di Tavullia, o perché mal consigliato o perché furbo in proprio, ha ingannato il fisco italiano, la sua immagine (almeno agli occhi di mezza Italia) ne esce offuscata in modo irreparabile. L’altra mezza, magari, aggiungerà all’ammirazione per il campione spavaldo anche la complice simpatia per il businessman disinvolto, perché niente eccita gli umori più bassi di questo paese quanto uno che “sa fare bene gli affari propri”. Ma Valentino Rossi, se le pesantissime accuse del fisco saranno confermate, gli affari propri li ha fatti malissimo. Michele Serra
  • Uno dei miei idoli è Valentino Rossi, perché trova sempre il modo di ridere e scherzare quando esce dal circuito. Oscar Pistorius
  • Vero, sono un tifoso di Valentino. Lui è esattamente ciò di cui questo sport ha bisogno. Porta entusiasmo e possiede una grandissima carica di energia. Ogni volta che ci troviamo nello stesso circuito è un piacere incontrarlo e passare del tempo con lui. È un vero campione, ce l’ha nel sangue. Michael Jordan
  • Senna è stato un’ispirazione e, anche se sono passati 20 anni, il suo spirito sopravvive in tutti i piloti da corsa.
  • Sono stato crocifisso e condannato prima delle necessarie verifiche. Sono stato sui giornali più in questi ultimi giorni che non quando ho vinto i miei sette mondiali. Ho la coscienza pulita, questa storia si chiarirà al più presto. I professionisti che mi fanno la denuncia dei redditi mi hanno assicurato, come ho sempre chiesto di rispettare le regole, che questo hanno fatto. Da sette anni ho la mia residenza a Londra, in questa bella casa. Londra, non Paperopoli o un paradiso fiscale su qualche isoletta. L’ho scelta perché mi piace e per le esigenze del mio mestiere. Sono stato strumentalizzato, probabilmente perché il fisco italiano non è d’accordo con quello di altri paesi, come l’Inghilterra. Però la soluzione devono trovarla fra loro, senza prendersela con me. Mi hanno sbattuto come un mostro in prima pagina, prima con la storia completamente inventata con la Canalis, una persona che conosco appena. Poi, con un fascicolone pieno di numeri e numerini che è stato consegnato quasi prima alla stampa che a me.
  • Sulle tasse ho sbagliato. Se ho rivisto la cassetta del mio monologo estivo? Sì, certo che l’ho rivista quella cassetta; era davvero un brutto momento e di sicuro oggi una cosa così non la rifarei. Non in quel modo. Era la trovata di uno che aveva molta pressione addosso. Avrei voluto farmi intervistare ma in quel momento non trovavo le persone di cui mi fidavo e, comunque, dovevo reagire perché i media mi stavano massacrando. Ho la coscienza a posto. E se ho commesso qualche piccolo errore è solo per superficialità o perché ho trascurato alcuni aspetti della mia vita. Quello che è accaduto è stata una vera e propria lezione di vita. E tra le lezioni metterei anche un bel pensiero: tra un mito indistruttibile e un mostro sbattuto in prima pagina c’è un ragazzo che ama correre in moto. Ecco, quello sono io.
  • La mia sensazione è che si debba cambiare molto per il futuro, perché questo è il peggior momento da quando ci sono io.
  • È il momento peggiore perché le gare sono abbastanza brutte, anche se il livello è fantastico e le moto e i piloti velocissimi. Ma tutto è troppo perfetto.
  • A 20 anni si ha un’idea diversa dei trentenni: si tende a pensare che siano già vecchi, ma per fortuna non è così, soprattutto se di mezzo c’è una moto. Questo non è uno sport estremo a livello di sforzo fisico, quindi si può rimanere al top per tanto tempo.
  • Quando arriva il weekend di gara sono felicissimo e non vedo l’ora di salire in moto: finché provo queste sensazioni, è giusto andare avanti. Quando cambierò atteggiamento, sarà il momento di dire basta.