Frasi criminali e malavitose
Nell’articolo di oggi vedremo una serie di frasi criminali e malavitose.
Oggi andremo ad elencarvi una serie di frasi di persone che hanno fatto la storia della criminalità del nostro Paese. Troverete, infatti, delle espressioni famosissime appartenenti non solo a persone realmente esistite, ma anche ai film di criminalità più famosi di sempre, come ”Il Padrino” o ”Vallanzasca”.
Qualche frase la conoscerete già sicuramente, qualcun’altra invece vi apparirà totalmente nuova, la cosa certa è che noi abbiamo messo tutto il nostro impegno per far sì che questa raccolta fosse completa.
Nel caso in cui vogliate arricchire la nostra lista, non fatevi problemi: contattateci tramite commenti e saremo lieti di aggiungere le vostre frasi alla nostra raccolta.
A questo punto non ci resta che lasciarvi alle nostre
Frasi criminali e malavitose
- Oggi, se facessi il bandito, vivrei tre giorni. Perché o troverei uno che mi ammazza direttamente o che mi fa ammazzare per cento euro. Ma ti rendi conto? Bruciano i barboni per noia. Mandano a battere le bambine o le schiave. Per il grano o per un tiro di quella merda che manda in pappa il cervello, sono disposti a tutto. La malavita non esiste più. Oggi esiste la mala-vita. Niente regole, niente onore, niente amicizia, niente rispetto. La violenza è dappertutto ed è insensata. E ti assicuro che ce ne vuole a dirtelo, perché io pure ho ucciso. Ma io saltavo i banconi e lo mettevo nel conto. Se andava male, sapevo che sarebbe toccata o a me, o alle guardie che mi inseguivano sparando. Oggi chi è lo scemo che rapina una banca?
- 3. Allora dissi a mia moglie, per la giustizia dobbiamo andare da Don Corleone.
- Se io aggia passà in galera o’meglio da vita mia, aggia passà comm’a nu capo!
- Se entro 10 minuti io e i miei uomini non siamo usciti… stu locale fa na botta sola…e mor sansone… cu tutt e filisteri, cioè voi.
- Un giorno, e non arrivi mai quel giorno, ti chiederò di ricambiarmi il servizio, fino ad allora consideralo un regalo per le nozze di mia figlia
- Io non sono un pentito, non sono cattolico e forse non sono nemmeno cristiano. Io ho una visione critica del mio passato e di quello che ho fatto.
- La legge non mi fa paura, qui lo Stato sono io.
- Io battezzo questo locale come lo battezzarono i nostri tre vecchi: se loro lo battezzarono con ferri e catene, io lo battezzo con ferri e catene, alzo gli occhi al cielo e vedo una stella volare ed è battezzato il locale con parole d’omertà…
- Perché un uomo che sta troppo poco con la famiglia non sarà mai un vero uomo.
- Voi siete riuscito a evitare i motivi più sfruttati e divenuti oramai convenzionali del pittoresco di Napoli; siete riuscito a evitare i motivi della solita malavita, che hanno avuto, senza dubbio, poeti mirabili, ma che ora è tempo di bandire per lo meno dal regno della canzone.
- Nun saccio chi è iss, ma saccio chi sono io.
- Non avere paura, Carlo. Che diamine, non renderei mai vedova mia sorella, e poi sono anche il padrino di tuo figlio no? Ma non venirmi a dire che sei innocente, perché è un insulto alla mia intelligenza e la cosa mi disturba molto.
- O malacarne è nu uapp e cartone!
- Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone di alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.
- Ne ho le balle piene e non vedo l’ora di liberarmi del mio mito. Il Bel René… La banda della Comasina… Ma andassero un po’ tutti a cagare.
- Mai dire a una persona estranea alla famiglia quello che c’hai nella testa.
- I camorristi ragionano sempre con il cervello e mai con il cuore.
- Se facevo la carriera del prete sicuramente diventavo Papa.
- Aggio sempe penzato che ‘o vulive bbene… e allora mettiteve ‘nzieme e abballate sulla mia pelle…abballate!…abballate!
- Pulisciti i denti con lo champagne, accussì nun te trovano in disordine quann te fann l’autopsia…
- L’anello avanti e i serpenti dietro.
- Fatevi gli amici in tempi di pace che vi possono servire in tempi di guerra!
- Signor giudice, se voi dichiarate che io sono pazzo, io poi…divento pazzo! E chissà…mi viene qualche pensiero…mettiamo che qualcosa succede a voi o alla famiglia..e si po’ succer? Che fa?…Diventate pazzo pure voi?…E allora poi ci vuole un altro giudice che ci manda a tutti e due al manicomio…
- C’è chi nasce sbirro, io sono nato ladro.
- Neanche le guardie sanno più chi sono. Solo andando all’Ikea ho trovato uno che sembrava sapesse tutto di me. Un tassista che mi fa: “Grande René, corsa pagata”. E io: “Grande René un cazzo. Ma chi sei?”.
- Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare.
- Mandagli un messaggio. Io voglio Sollozzo se no è guerra e andiamo sui materassi.
- Fredo, quella volta che mi spararono fosti tu a tradirmi. E mi hai spezzato il cuore.
- A’ pistola lasciala… Pigliami i cannoli.
- Sono nato bandito, e questo so fare.