Frasi e battute di Lino Banfi
Ecco, oggi andremo a vedere le frasi e le battute di Lino Banfi e le prenderemo da alcuni dei suoi film e delle sue interpretazioni migliori.
Chi non lo ricorda come il pittoresco e folkloristico allenatore della Longobarda? Quante frasi e battute di Lino Banfi che hanno segnato un’epoca, che sono diventate talmente cult da essere citate ogni sera nei campi di calcetto di mezza Italia!
Bene, ma non riderete, perché Blazevich e Domenech, allenatori di Croazia e Francia, erano soliti fare l’oroscopo prima delle partite.
E chi non ricorda come il Commissario Lo Gatto, segugio sudaticcio, alle prese con un omicidio d’alto bordo in una assolata isola siciliana.
E poi tante altre ancora, a me piacque, e tanto, in una serie dove recitava insieme alla figlia: Il vigile Urbano. Nella serie si chiamava Urbano Tommasi, ma sto divagando; è ora di ridere con le
Frasi e le battute di Lino Banfi
- Io ho scoperto che tu non sei né figlio d’emigrante, né figlio di preta pura, tu sei proprio figlio di puttena… Neto! (Canà)
- Ceretti: E… che tattica adopererete? Adotterete anche voi la zona?
Canà: No, io adotto un altro tipo di tattica: la BIZONA.
Ceretti: E che cosa sarebbe la bizona, è forse la zona per tornare in serie B?
Canà: La bi non significa B… bi-zona sta per bis-zona cioè due volte zona, come se io a lei dicessi bistrò, che non significa bistrot francese, ma due volte stronzo. Arrivederci.
Ceretti: Africano e maleducato… - ‘è 4-5-1 o 4-4-2, io invece uso una cosa diversa: il 5-5-5. (Canà)
- Canà, indovini chi le ho preso? MA…MARA…-che mia moglie?..MARADOOO….MARADONAA…MARADOOOONNNNA benedetta dell’ Incoroneta!!!
- Non sono froccione non mi chiamo frifi sono commisserio e ti faccio un culo cosi.
- Borlotti: Lei è un disoccupato, lo sa?
Canà: E lei è un cornuto, lo sa? - Commissario Lo Gatto: Ma che rapporto c’è fra te e la Papetti ?
Il bagnino Mario: Ah dotto’, m’a trombo!
Commissario Lo Gatto: Eh già perché tu se non scopi…
Il bagnino Mario: Ah dotto’, me viè ‘n cerchio a la testa… - Maffei: Ecco, in conclusione Canà?
Canà: In conclusione… picchio De Sisti.
Maffei: Picchio De Sisti si è espresso in modo molto favorevole nei confronti della sua squadra.
Canà: No questa volta è lei che non ha afferreto. Io picchio De Sisti e lo dichiaro a tutta Italia. Io picchio De Sisti e gli spezzo pure la noce del capocollo! Chiaro?
Maffei: Canà sempre imprevedibile. - Si… cioè no… non sono verdi… oh.. diventano verdi a seconda del sole… no perché mio padre era pugliese però io ho preso gli occhi da mia madre che era ceca… cioè non cieca… ceca della Cecoslovacchia, era bionda alta no… (Commissario Lo Gatto)
- Dottor Socrates: Vaffanculo a te, mammeta…
Canà: … e Socrates! - Ma tu fai il procuratore o il commerciante di culi? NO , tanto per sapere…
- Presidente Borlotti: Perdere e perderemo!
Canà: Non ho afferreto, scusi.
Borlotti: Lei ha capito benissimo. Perdere e perderemo!
Canà: Ma scusi, ma perché? Dobbiamo vincere.
Borlotti: Si è mai chiesto perché io ho scelto proprio lei per allenare la Longobarda? Per le sue doti? Buca tasi. Bocca taci. Canà, mi guardi negli occhi e apra le orecchie: io lo ho ingaggiato perché avevo bisogno di qualcuno che mi rimandasse subito la squadra in serie B. Ma lo sa quanto mi costa una squadra in serie A?
Canà: Certo che lei è bravo presidente. Lei non lo sa la pugnalata che mi sta dando in questo momento.
Borlotti: Canà, io le voglio bene, ma domenica dobbiamo assolutamente perdere e lei me lo deve giurare.
Canà: Questo mai!
Borlotti: E io la caccio via subito! Se invece lei seguirà le mie indicazioni, ecco qui il contratto per la prossima stagione, con ingaggio raddoppiato, già firmato da me.
Canà: E che cosa dovrei fare io?
Borlotti: In primis togliere di squadra Aristoteles, che è quello che ci può fare vincere.
Canà: E in secundis?
Borlotti: Ci ho già pensato io… E no, questo glielo darò domenica sera dopo la partita. Canà la vedo strano, come si sente?
Canà: Come uno che ha mangiato una tonnellata e mezza di merda. Pesante da digerire, sa? - zibbidi zibbide bucca ce o zibbidi zibbide poi mi paghi due caffe
- Crisantemi: Con la Samp la vedo molto male oggi, eh?.
Canà: Certo che tu metti proprio molta allegria addosso alla gente… già c’hai questa faccia con questo pallore fisso, ti chiami Crisantemi, ti ho comprato i primi di novembre, per cortesia cerca di non gufare continuamente. Se no ti faccio rimanere nel loculo tutta… ehm, nella panchina tutta la vita. (fa le corna e getta del sale)
Crisantemi: Ma che è?
Canà: Niente, piove. - il ritorno di godzilla rapeto a zero.
- Ma lo sa che noi attraverso le cessioni di Falchetti e Mengoni riusciamo ad avere la metà di Giordano? Da girare all’Udinese per un quarto di Zico e tre quarti di Edinho. (Comm. Borlotti)
- non si scopa mai qua.
- Sono riuscito ad avere i tre quarti di Gentile e i sette ottavi di Collovati, più la metà di Mike Bongiorno. In conclusione, noi abbiamo ottenuto la comproprietà di Maradona in cambio di Falchetti e Mengoni. (Comm. Borlotti)
- Io sono nicilista, no tu sei casinista.
- Io ti odio a te e un fatto di pelle………… nooooooo di pelle di rottura di pelle mi hai rotto le pelle va bene.
- Mentre i cinque della difesa vanno avanti, i cinque attaccanti retrocedono e così viceversa. Allora la gente pensa: «Ma quelli che c’hanno cinque giocatori in più?» Invece no, perché mentre i cinque vanno avanti, gli altri cinque vanno indietro, e durante questa confusione generale le squadre avversario si diranno: «Ah! Ah! Che cosa sta succedendo?». E non ci capiscono niente. (Canà)
- Sono arrapeto come un gufo alsazieno
- Canà: Lasciatela la palla!
Allenatore in seconda: Ma mister, guardi che la palla ce l’hanno gli avversari.
Canà: E apposta io sto gridando: «Lasciatela quella palla»; così quelli sentono così e lasciano… è una guerra psicologica la nostra! - Col sale, l’olio e l’ aceto mi protegge la Madonna dello sterpeto
- Oronzo Canà, si lo so, la iena del tavoliere. Grandissimo mediano di rottura. Bravo! (Bergonzoni)
- Abbiamo la iena e la volpe. La iena e the fox. Bravissimo! (Bergonzoni)
- Corno di bue, latte scremèto, proteggi questa casa dall’ Innominèto.