Frasi e aforismi di Platone

frasi e aforismi di platoneEcco a voi una lista di frasi e aforismi di Platone.

Platone è stato ed è tutt’oggi ricordato per essere stato un grande filosofo greco, nonché figlio di Aristone del demo di Collito. Insieme a Socrate, suo maestro e mentore, e ad Aristotele, suo allievo, Platone ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale. E’ stato autore di diverse opere d’arte molto celebri, come l’importantissima Apologia di Socrate, Protagora, Gorgia ed altri di non minore importanza, oltre alla vasta gamma di dialoghi molto significativi, tra i quali: il Fedro, la Repubblica e il Simposio (per citarne qualcuno).

Nella raccolta che segue abbiamo raccolto le frasi e le citazioni più belle e significative di tutte le sue opere, frasi che racchiudono lezioni di vita e massime a cui attingere, volendo. Ve le presentiamo; ecco a voi la nostra raccolta di

Frasi e aforismi di Platone

  • Gli incanti sono le parole buone.
  • Ed è ignobile quell’amante volgare che s’innamora piuttosto del corpo che dell’anima; e del resto non può essere nemmeno costante, giacché è innamorato di qualcosa che costante non è. Non appena appassisce il fiore del corpo, di cui era innamorato, s’invola lontano, smentendo tanti discorsi e tante promesse; ma chi s’innamora di un nobile carattere, ne resta amante per tutta la vita, in quanto si fonde a cosa che resta.
  • Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
  • L’importante non è vivere, ma vivere bene.
  • Noi uomini non osavamo neppure assaggiare la carne bovina, non immolavamo animali vivi, ma libagioni, frutti guarniti di miele e altre offerte di analoga purezza. La carne, invece, la rifiutavamo, perché ritenevamo un’empietà sia il consumarla, sia il macchiare di sangue gli altari degli dèi. Insomma, i nostri antenati realizzavano quell’ideale di vita, cosiddetto orfico, che consiste nel mangiare ogni cibo inanimato e nel rifiutare ogni cibo animale.
  • La pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi.
  • Gli uomini si associano tra loro per le varie necessità di cui hanno bisogno; e quando hanno raccolto in un’unica sede molte persone per ricevere aiuto dalla comunanza reciproca, nasce quella coabitazione cui diamo il nome di città.
  • Senza uomini devoti e amici fidati non era possibile combinare nulla e d’altra parte non era per niente facile trovarne di disponibili, dato che ormai il nostro stato non era più retto secondo i costumi e il modo di vivere dei padri ed era impossibile acquisirne di nuovi nell’immediato.
  • Gli uomini saggi parlano perché hanno qualcosa da dire; gli sciocchi perché devono dire qualcosa.
  • La filosofia è la musica più grande.
  • L’uomo è un prigioniero che non può aprire la porta della sua prigione e scappare, deve aspettare; e non è libero di gestire la sua vita finché un dio non lo chiama.
  • Nessuno sa cosa sia la morte e se essa non sia il maggiore di tutti i beni; e invece gli uomini ne hanno paura, come se sapessero bene che essa è il più grande dei mali.
  • Per natura, all’opinione piace opinare.
  • Io vado intorno facendo nient’altro se non cercare di persuadere voi, e più giovani e più vecchi, che non dei corpi dovete prendervi cura, né delle ricchezze né di nessun’altra cosa prima e con maggiore impegno che dell’anima in modo che diventi buona il più possibile, sostenendo che la virtù non nasce dalle ricchezze, ma che dalla virtù stessa nascono le ricchezze e tutti gli altri beni per gli uomini, e in privato e in pubblico.
  • Che strana cosa sono il piacere e il dolore; sembra che ognuno di loro segua sempre il suo contrario e che tutti e due non vogliano mai trovarsi nella stessa persona.
  • Una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta.
  • Aster, prima splendevi come stella del mattino tra i viventi, ora, morto, tra i defunti splendi come stella della sera.
  • La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
  • L’Amore ci vuota di ogni selvatichezza ma ci colma di dimestichezza e crea tutti questi incontri fra noi affinché possiamo trovarci, facendosi guida nelle feste, nei cori, nei sacrifici; è padre di eleganza, delizia, mollezza, simpatia, desiderio e passione; zelante con i buoni, incurante dei malvagi; nel tormento, nello spavento, nelle passioni, nelle discussioni.
  • Dopo che la natura umana fu divisa in due parti, ogni metà per desiderio dell’altra tentava di entrare in congiunzione e cingendosi con le braccia e stringendosi l’un l’altra, se ne morivano di fame e di torpore per non volere fare nulla l’una separatamente dall’altra.
  • Se nelle città i filosofi non diventeranno re o quelli che ora sono detti re e sovrani non praticheranno la filosofia in modo genuino e adeguato, e potere politico e filosofia non verranno a coincidere, con la necessaria esclusione di quelli che in gran numero ora si dedicano separatamente all’una o all’altra attività, le città non avranno tregua dai mali.
  • La tirannia non è una buona soluzione, né per chi la subisce, né per i suoi figli né per i suoi discendenti; essa piuttosto, è di per sé un fatto negativo. In effetti, solo gente dalla mente ristretta e servile, che vive e vivrà nell’ignoranza di ciò che è giusto e buono nei confronti degli uomini e degli dei potrebbe godere di guadagni ammassati illegalmente.
  • I sentimenti che devono guidare per tutta la vita gli uomini destinati a vivere nel bene non possono ispirarsi né alla nobiltà della nascita né agli onori né alla ricchezza, né a null’altro: devono ispirarsi ad Eros.
  • Mai temerò e fuggirò quelle cose che io non so se siano buone, per altre che, invece, so e riconosco cattive.
  • Non bisogna invidiare chi non è degno di essere invidiato né gli sciagurati, ma averne piuttosto compassione.
  • Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
  • Io amo conversare con le persone anziane. Mi sembra infatti che si debba apprendere da loro, che sono già avanti sul cammino che anche noi forse dovremo percorrere, come sia questa strada: se aspra e dura, oppure facile e agevole.
  • D’altro canto, nemmeno gli ignoranti amano la sapienza, né desiderano diventare sapienti. Proprio in questo, difatti, l’ignoranza è insopportabile, nel credere da parte di chi non è né bello né eccellente, e neppure saggio, di essere adeguatamente dotato. Chi non ritiene di essere privo, dunque, non desidera ciò di cui non crede di aver bisogno.
  • Capii ben presto che i poeti componevano le loro opere non facendo uso del cervello ma per una certa disposizione naturale, per una sorta di ispirazione, come gli indovini e i profeti. Anche costoro, infatti, dicono molte e belle cose, ma senza rendersene conto.
  • Ma ormai è giunta l’ora di andare io a morire e voi invece a vivere. Ma chi di noi vada verso ciò che è meglio è oscuro a tutti tranne che al Dio.
  • La bellezza è mescolare in giuste proporzioni il finito e l’infinito.
  • O Dione, col tuo amore hai reso pazzo il mio cuore.
  • Nella vecchiaia c’è una grande pace, e si è liberi da queste cose. Quando i desideri non sono più violenti e allentano le briglie, allora sì che davvero si realizzano le parole di Sofocle, e si può essere liberi da tanti padroni furiosi.
  • Nessun uomo è nato per essere immortale, né, se lo divenisse, sarebbe per questo felice, anche se molti pensano il contrario.
  • Dopo che la natura umana fu divisa in due parti, ogni metà per desiderio dell’altra tentava di entrare in congiunzione e cingendosi con le braccia e stringendosi l’un l’altra, se ne morivano di fame e di torpore per non volere fare nulla l’una separatamente dall’altra.
  • Hai torto, amico, se pensi che un uomo di qualche merito debba star lì a calcolare il rischio di vita e di morte, invece di pensare se ciò che fa è giusto o ingiusto e se si è comportato da uomo onesto o malvagio.
  • Io ritengo che essere ricchi sia un bene molto prezioso, ma non per chiunque, bensì solo per un uomo equilibrato.
  • La virtù non ha padrone; secondo che la onori o la spregi, ciascuno ne avrà più o meno. La responsabilità è di chi sceglie, il dio non è responsabile.
  • Né l’amare né l’Amore sono in ogni caso belli o degni di lode, ma solo Amore che induce ad amare conforme al bene.
  • Ciascuno di noi, in quanto è stato tagliato come si fa con le sogliole, è la metà, il contrassegno, di un singolo essere; e naturalmente ciascuno cerca il contrassegno di se stesso.
  • Ciò che non si possiede né si conosce, non si può dare né insegnare ad altri.