Frasi e aforismi di Federica Pellegrini
Ecco una lista di frasi e aforismi di Federica Pellegrini.
Federica Pellegrini è una grandissima nuotatrice e sportiva, tanto amata da molte persone per la sua grinta, la sua passione e la tenacia che la contraddistingue in tutte le gare. In difesa dello sport che pratica da quando era bambina, sostiene da sempre che “sport” non è sinonimo di “calcio, calcio, calcio” e che il nuoto non è ad esso inferiore. Bella, sportiva, simpatica, grintosa e una vera campionessa di nuoto, Federica Pellegrini non smette di far parlare di sè (in positivo).
Abbiamo raccolto per voi, nella lista che segue, una serie di frasi e citazioni di questa grandiosa nuotatrice. Frasi che fanno capire quanto sia importante per lei il nuoto, suo lavoro, ma soprattutto passione, e citazioni che ripercorrono per sommi capi le tappe più importanti della sua vita, che spronano chiunque le legga a fare sempre meglio.
Vi presentiamo, dunque, la nostra rassegna di
Frasi e aforismi di Federica Pellegrini
- Lo sport ad alto livello non ostacola assolutamente la femminilità. Certo non si può andare all’allenamento con i tacchi alti, ma fuori dalla vasca si riesce a dare libero sfogo alla nostra parte femminile.
- I sacrifici li fanno tutti gli atleti, ma il nuoto è uno degli sport più faticosi in termini di preparazione. Mesi e mesi di allenamenti per una sola gara veramente importante all’anno. Una gara che, nel mio caso, dura un minuto e cinquanta secondi.
- Sono contentissima, questa medaglia chiude il cerchio di una carriera. Nuotavo in corsia tre e per un po’ ho pensato a quella dannata finale olimpica di Rio. Poi mi sono sciolta ed ho fatto la gara perfetta in rimonta come piace a me. Battere una come Katinka Hosszu è sempre difficile e stimolante. L’avevamo preparata così con il mio allenatore ed è riuscita una gara perfetta. Questa medaglia è il frutto del sacrificio e della voglia di non mollare mai che fanno parte del mio DNA anche a 28 anni. (7 dicembre 2016, dopo la vittoria nei 200 stile libero ai mondiali in vasca corta di Windsor, Canada).
- Vorrei essere ricordata: il nuoto non è il calcio, i risultati tendono a rimanere meno nel tempo.
- A dodici anni ho sofferto di disturbi alimentari, non accettavo il mio corpo che cambiava. Oggi mi sento alta, bionda e bella. E mi vanno bene i muscoli che ho.
- Se vinci c’è una specie di timore nei tuoi confronti. Quando perdi, invece, quelli che sono stati zitti si sentono più forti.
- Amo il contatto fisico in tutte le sue forme: fare l’amore ma anche toccarsi, annusarsi, tenersi la mano. E Filippo è uguale a me. Se passiamo un minuto senza che uno dei due sfiori l’altro, significa che qualcosa non va.
- In Italia c’è bisogno di cambiare visione sullo sport: non è solo e sempre calcio, calcio, calcio.
- Sono vanitosa e adoro guardare allo specchio le decorazioni che caratterizzano il mio corpo.
- Ho fatto tutto il possibile per arrivare qui a livello ottimale: ora basta a rincorrere il tempo, alla fobia del cronometro: penserò al resto, al Natale a casa, alla settimana bianca, a riprendere l’università, imparare l’Inglese. Però continuerò a nuotare, ci mancherebbe.
- Io sono nata competitiva. Non è che io voglia proprio vincere, è che non voglio perdere, perché non mi piace per niente.
- Mi alleno cinque ore al giorno, un’ora e mezzo di palestra, poi vado a cena e infine i corsi serali di ragioneria. Niente uscite, guai a bere un bicchiere di vino. Alla vita da soldato sono abituata, mio padre è un ex paracadutista, sono cresciuta con l’idea della disciplina.
- Molti mi vedono come la nuotatrice delle medaglie e dei primati, la campionessa a cui riesce tutto facile. Invece ci sono stati problemi grossi da superare. Pensavo che il ritorno da Pechino con l’oro e il record dei 200 fosse più facile da gestire. Ne ho passate tante.
- Fino a quando salgo sul blocco può esserci l’amicizia, poi esisto solo io.
- Ho fatto quattro volte i Giochi. Ho visto passare tante campionesse: non posso lamentarmi e anche una soddisfazione essere sempre in finale, lì davanti.
- Se sei serena al cento per cento, quindi anche nel privato, ti senti valorizzata e pronta a dare il massimo.
- In una coppia di sportivi invidia e competizione ci sono. Vedere che la tua fidanzata va così bene non è facile per Luca. Io cerco di stare attenta. Non do troppo valore alle cose, volo basso, la butto sul ridere.
- Molti mi vedono come la nuotatrice delle medaglie e dei primati, la campionessa a cui riesce tutto facile. Invece ci sono stati problemi grossi da superare. Pensavo che il ritorno da Pechino con l’oro e il record dei 200 fosse più facile da gestire. Ne ho passate tante.
- Il mio sogno è tornare al passato: slippino per gli uomini e costume intero tradizionale per le donne.
- La libertà è un valore fondamentale. Appena mi sento costretta, mi ribello e faccio il contrario.
- Sono cresciuta in fretta, lontana da casa, in una realtà di adulti.