Frasi, aforismi e citazioni sull’Africa

frasi-aforismi-e-citazioni-sull-africaEcco una lista di frasi, aforismi e citazioni sull’Africa.

L’Africa, tra tutti i continenti, è certamente quello più sfortunato, più povero, più bisognoso di aiuto per potenziare la propria straordinarietà. Sin dai secoli scorsi il continente africano è stato soggetto all’opera di colonizzazione, gli africani sono stati per secoli schiavi dei popoli europei e, nonostante le ricchezze e bellezze naturali di cui dispone, non si è mai riuscito a far nulla di concreto per aiutare questo popolo meraviglioso, sempre più numeroso.

Chi ha avuto modo di visitare l’Africa, la considera una terra magica, straordinaria, ricca di bellezze di cui non si parla spesso. Di seguito troverete una raccolta di frasi e citazioni di vari personaggi sul continente africano; una cosa è certa: l’Africa suscita in chiunque la osservi da vicino una sensazione positiva, lontana dall’accezione negativa che, solitamente, si affianca al suo nome. Vi presentiamo la nostra lista di

Frasi, aforismi e citazioni sull’Africa

  • È inquietante constatare come il continente africano venga considerato dall’opinione pubblica povero, quando è invece immensamente ricco di ogni risorsa, in particolare di una popolazione giovane, cosa sempre più rara sul pianeta. L’Africa ha una superficie grande quasi dieci volte l’India, con una popolazione che presto raggiungerà il miliardo di individui, il che le dà una densità decisamente accettabile in confronto ad altri continenti.
  • Mai, mai, mai più in questo meraviglioso paese rivivrà l’oppressione dell’uomo sull’uomo, il sole non tramonterà mai su questa gloriosa conquista umana. Lasciamo regnare la libertà. Dio benedica l’Africa.
  • Non si può odiare le radici di un albero e non odiare l’albero. Non si può odiare l’Africa e non odiare se stessi.
  • L’Africa è mistica, è selvaggia, è un inferno soffocante, è il paradiso del fotografo, il Valhalla del cacciatore, l’Utopia dell’avventuriero. È quello che vuoi tu, e si presta a tutte le interpretazioni. È l’ultimo vestigio di un mondo morto o la culla di uno nuovo e lucente. Per moltissima gente, come per me, è semplicemente casa mia.
  • L’Africa, nonostante la sua povertà, ha più dignità del nostro continente.
  • Tutta la filosofia africana era basata sulle radici, e a un tratto era stata sradicata.
  • Un genocidio compiuto in Africa non riceve la stessa attenzione di quelli avvenuti in Europa o in Turchia o in altre parti del mondo. C’è ancora una discriminazione di fondo contro gli africani.
  • L’Africa è un pensiero, un’emozione, quasi una preghiera: lo sono i suoi silenzi infiniti; i suoi tramonti; quel suo cielo che sembra molto più vicino del nostro, perché si vede di più, perché le sue stelle e la sua luna sono più limpide, nitide, pulite: brillano di più.
  • L’Africa incarna i nostri bisogni insoddisfatti, il nostro bisogno di avere la terra sotto le scarpe al posto dell’asfalto.
  • L’Africa è il cuore nevralgico del mondo, e il Congo è il cuore del cuore. Saranno le donne congolesi a curare quel cuore.
  • Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l’importante è che cominci a correre
  • L’aria, in Africa, ha un significato ignoto in Europa: piena di apparizioni e miraggi, è, in un certo senso, il vero palcoscenico di ogni evento.
  • L’Africa mi toccò l’animo già durante il volo: di lassù pareva un antico letto d’umanità. E a 4000 metri di altezza, seduto sulle nubi, mi pareva d’essere un seme portato dal vento.
  • L’africano è mio fratello, ma è un fratello più giovane di parecchi secoli.
  • L’Africa è uno stato mentale, io lavoro in Europa, ma sogno in Africa.
  • Com’è l’Africa? – gli chiedevano. – Stanca.
  • Molta gente, per molto tempo, rimase ferma al convincimento che il bestiame dell’Africa fosse rappresentato dagli schiavi, tant’è vero che un viaggiatore poteva comprare a sua scelta, persino come provvista da portarsi nei tragitti, carne umana da macello. Tenendo in mente questo punto, oggi non deve preoccupare alcuna meraviglia che gli africani perdano le staffe appena fiutano l’odore di libertà.
  • L’Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere. E’ un oceano, un pianeta a sè stante, un cosmo vario e ricchissimo. E’ solo per semplificare e per pura comodità che lo chiamiamo Africa. A parte la sua denominazione geografica, in realtà l’Africa non esiste.
  • Quando gli africani parlano della natura di Dio ne parlano come le Mille e una Notte, o come gli ultimi capitoli del libro di Giobbe: è la stessa qualità, il suo infinito potere di immaginazione, che li colpisce.
  • Il mal d’Africa è uno stato dell’anima, prima ancora che uno stato mentale. E’ qualcosa che pulsa nello stomaco ed esiste a prescindere dalla cattiva digestione del vecchio, pesante continente o di una giovane, fresca noce di cocco. Mal d’Africa è imparare a perdere tempo scrutando una lucertola dalla testa arancione fare le flessioni. Mal d’Africa è disegnare con gli occhi il contorno di un baobab che si staglia sullo sfondo del cielo basso e turchese. Mal d’Africa è osservare un meccanico che non sa da dove cominciare a riparare il motore della vostra auto. Mal d’Africa è emozionarsi davanti a un tramonto breve sapendo che il giorno dopo, comunque andrà, ce ne sarà uno apparentemente identico ma dalle sfumature inedite.
  • L’Africa è a forma di cuore, è amore folle quello che provo per essa.
  • Le persone di colore provano una costante frustrazione per non essere rappresentati, o essere mal rappresentati, e per il fatto che queste immagini girano il mondo.
  • Un dato è chiaro: l’Africa è il continente in cui sono accumulate tutte le sofferenze in modo sproporzionato: povertà estrema, malattie, analfabetismo, violenze, guerre, divisioni tribali, pandemie, corruzione politica… la lista è lunga.
  • L’Europa divenne ricca perché sfruttò l’Africa; e gli africani lo sanno.
  • In Africa l’aeroplano è più rivelatore dell’automobile perché l’Africa è monotona e iterativa e dall’aereo la monotonia e l’iterazione si contemplano mentre in automobile si soffrono. La savana per esempio, che è per eccellenza monotonia e iterazione con i suoi milioni di acacie su milioni di dune sabbiose, si abbraccia meglio in tutta la sua assoluta selvaggeria dal cielo che dalla strada.
  • In Africa Nera non ci sono frontiere, neppure tra la vita e la morte. Il reale acquista il suo spessore, diventa realtà spezzando il rigido involucro della ragione logica, soltanto allargandosi alle dimensioni estensibili del reale.