Frasi e aforismi e pensieri di Bob Dylan
C’è un motivo per cui andremo oggi a vedere alcune frasi e aforismi di Bob Dylan.
E’ perché anche quest’anno i premi Nobel hanno fatto discutere. Grosso modo nel momento in cui moriva Dario Fo, l’ultimo Nobel Italiano per la letteratura, i giurati di Stoccolma decidevano di premiare, sempre per la letteratura, Bob Dylan.
Già, direte, ma Bob Dylan non è uno scrittore.
In realtà un libro l’ha pure scritto, come del resto anche il nostro Ligabue, che si è cimentato nel sottogenere della distopia.
La critica, nostrana e mondiale, si è spaccata: per la prima volta il Nobel non va a un romanziere o saggista di professione, ma a un cantautore, un cantastorie se vogliamo.
Ma non si tratta sempre del potere delle parole?
Detto ciò, andiamo un po’ a vedere alcune
Frasi e aforismi di Bob Dylan
- I libri erano qualcosa di speciale, qualcosa di davvero speciale. Leggevo molte pagine ad alta voce e mi piaceva il suono delle parole, il loro linguaggio.
- Mi chiedono perché ho scelto di chiamarmi Bob Dylan… Perché la gente cambia città, nazionalità, vita? Mi è venuto così, un giorno, diciamo che mi è caduto di bocca, che mi è piaciuto e me lo sono tenuto ma non c’è alcun rapporto col poeta Dylan Thomas. Assolutamente nessuno. Se fossi stato un fan di Dylan Thomas avrei cantato le sue poesie, o avrei scelto come nome Bob Thomas…
- Sa che non c’è successo come il fallimento, ed il fallimento non è per nulla un successo
- Nostalgia è sinonimo di morte
- Penso che la politica sia uno strumento del Diavolo. Sia chiaro, penso che la politica uccida e non porti niente di vivo. La politica è corrotta, lo sanno tutti
- La musica tradizionale è basata su esagrammi. Proviene dalle bibbie, da epidemie e carestie, e gira intorno alla morte.
- Non criticare quello che non puoi capire.
- Hanno definito un sacco di mie canzoni politiche, ma non sapevano neanche cosa fosse politica; i politici non contano, sono gli uomini di affari dietro di loro. All Along the Watchtower, è forse la mia sola canzone politica
- Credo che negli anni sessanta ci fosse “l’idea” che si poteva cambiare il mondo. Questa idea era più importante dell’ azione concreta. La sensazione di poter agire era più importante che agire veramente. Oggi è essenzialmente questa idea che manca. Le idee sono una cosa molto potente. Le idee non possono essere uccise
- Per vivere senza leggi bisogna essere persone oneste.
- Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro.
- Le macchine fotografiche mi fanno girare le palle. Non importa chi le usa, potrebbe essere anche un membro della mia famiglia; è che le macchine fotografiche mi danno delle sensazioni spaventose… rendono le persone spettri”
- “Mito, leggenda vivente, «poeta elettrico». Me ne frego. E mi rompe pure un poco. Nel momento stesso in cui mi rifilano un’etichetta, è come se alzassero una barriera tra il pubblico e me.” “Non lo prendo come un complimento. Per me le parole “leggenda” o “icona” non sono che sinonimi educati per “è stato fatto fuori”
- Non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte tira il vento
- La cosa è un po’ vaga ma diciamo che a differenza di tutti io soffiavo più note di quante ne aspirassi. Ovviamente il modo corretto di suonare l’armonica blues era quello di Little Walter o Sonny Boy Williamson, i quali aspirano la maggior parte delle note; io invece di preferenza soffiavo, perché ero l’unico a fare una cosa del genere. Ecco come venne fuori il mio caratteristico sound di armonica e chitarra, che non avevo mai sentito fino ad allora: quasi per caso…
- Io accetto il caos, ma non son sicuro che lui accetti me. (dalle note di copertina di Bringing It All Back Home)
- Questa terra è la tua terra, questa terra è la mia terra, certo, ma tanto il mondo è gestito da coloro che non ascoltano mai musica.
- Posso assomigliare a Robert Ford, ma mi sento come Jesse James
- Sì, sono un ladro di pensieri | ma non un ladro d’anime, prego | ho costruito e ricostruito | su ciò che è in attesa | perché la sabbia sulle spiagge | scolpisce molti castelli | su quel che è stato aperto | prima della mia epoca | una parola, un motivetto, una storia, un verso | chiavi al vento per aprirmi la mente |e per garantire alle mie idee da armadio un’aria da cortile.
- Mi chiesero qualche garanzia, abbassai i pantaloni
- Si inventavano delle cose che nessuno aveva mai tentato prima di allora. Usavano accordi assurdi, è vero, ma con le loro armonizzazioni ci stavano benissimo… Compresi subito che avevano talento… I Beatles hanno inaugurato una nuova era.
- “Quando ero ragazzo andare a New York era un po’ come andare sulla Luna. Non è che potevi prendere un semplice aereo ed arrivarci. New York! Ed Sullivan, i New York Yankees, Broadway, Harlem… Allo stesso modo avresti potuto parlare della Cina: era un luogo in cui non andava molta gente, e dove comunque tutti quelli che ci andavano non ritornavano più”
- Hanno definito un sacco di mie canzoni politiche, ma non sapevano neanche cosa fosse politica; i politici non contano, sono gli uomini di affari dietro di loro. All Along the Watchtower, è forse la mia sola canzone politica
- Quello che sta succedendo nella musica è una degenerazione
- Persino il presidente degli Stati Uniti qualche volta deve restare nudo
- “Chi c’è da ammirare oggi? Un qualche leader mondiale? E chi? In realtà potrei dire di ammirare parecchie persone. C’è un tizio che lavora in una stazione di servizio di Los Angeles – un vecchio; è quel tizio lo ammiro davvero. Cos’ha fatto? Una volta mi ha dato una mano a riparare il carburatore della mia auto…”
- Non ci presto nessuna attenzione. Proprio non lo faccio. La vita è fin troppo breve e cos’è che la gente desidera più di ogni altra cosa? Vuole il tuo autografo… Nessuno di loro mi conosce e io non conosco loro. Mi vengono incontro e sono convinti di conoscermi soltanto perché io ho scritto determinate canzoni, che magari a loro hanno dato noia, e delle quali la loro mente si è subito sbarazzata. Non hanno niente a che fare con me, continuano a non conoscermi, e io continuo a non conoscere loro, e quelli mi vengono incontro come se fossi un loro fratello o sorella che non vedono da un pezzo. Questa è una cosa che non ha niente a che fare con me – credo che potrei facilmente dimostrarlo al cospetto di qualsiasi tribunale”
- “Ero terrorizzato dall’idea che non sarei vissuto a lungo, così scrivevo le mie poesie su qualunque cosa mi capitasse sottomano – le copertine dei miei album, di quelli di Joan, ovunque…”
- Quando non possiedi nulla, non hai nulla da perdere.
- Si sa che talvolta Satana viene come un uomo di pace
- “La gente non conosce più le canzoni folk. Voglio dire, è difficile che qualcuno le canti più, e la gente crede che coloro che suonano la chitarra acustica e che si compongono da sé i loro brani siano dei cantanti folk – ma questo non è necessariamente vero. Sono dei cantautori ma in realtà non hanno alcuna base. Quindi il mio pensiero era che se fossi rimasto ancora in circolazione avrei cantato brani folk, e in primo luogo perché li amo e ne amo i testi – voglio dire, sono delle storie incredibili, ed è da quelle che ho raccolto gran parte del mio primo materiale, cosa che faccio ancora oggi. Le canzoni folk sono ancora le migliori – anche se non sono commerciali – sono ancora migliori del novanta per cento del materiale che si ascolta alla radio”
- “Avevo sviluppato un autentico fanatismo per quello che desideravo fare e così, dopo essermi imparato circa duecento brani di Woody Guthrie ero andato a vederlo ed avevo aspettato il momento giusto per andarlo a trovare in un ospedale di Morristown, nel New Jersey. Avevo preso un pullmann da New York e poi mi ero seduto accanto a lui e gli avevo cantato le sue canzoni”
- “Non sarò mai più capace di realizzare un disco migliore di questo. Highway 61 revisited è davvero troppo riuscito… Su quel disco c’è molto materiale di quello che mi piacerebbe ascoltare”
- “Non cominciai a scrivere poesie finché non ebbi terminato il liceo. Avevo diciott’anni o giù di lì quando scoprii Ginsberg, Gary Snyder, Phillip Whalen, Frank O’Hara e gli altri. Poi risalii indietro nel tempo, e cominciai a leggere i francesi, Rimbaud e Francois Villon”
- Mi trovo a mio agio col blues perché la sua struttura è molto semplice e ti consente di dire quello che vuoi in maniera estremamente immediata. Bastano due frasi e anche solo la prima frase. È una forma piuttosto affascinante proprio a causa della sua estrema semplicità”
- “Non sono io che ho creato Bob Dylan, Bob Dylan è sempre esistito… e sempre esisterà. Bob Dylan c’era già quando ero bambino”
- Potrebbe dirmi tra i cantanti folk quanti oggi potrebbero venire classificati come cantanti di protesta?