Frasi su Bologna

frasi e aforismi celebri su Bologna Andiamo un po’ a vedere le frasi su Bologna.

Bologna la grassa, ma anche la Dotta.

Dalle parti di Bologna, evidentemente, si è sempre mangiati divinamente, ma Bologna è anche stata sede di una delle prime vere e grandi Università del Mondo.

Celebre la sua scuola di medicina per esempio, ma nel corso dei secoli (sì, secoli) son state diverse le specializzazioni che hanno visto la città emiliana diventare un punto di riferimento culturale.

Frasi su Bologna per rendere merito a questa bellissima città. Tanti stranieri la conoscono perché Bologna si trova sulla tratta ferroviaria che da Firenze porta a Venezia; ed è un peccato, perché Bologna ha tanto da dire e da offrire.

Per conoscerla meglio potete iniziare dalle nostre

Frasi su Bologna

  • Qualora le Città nobili usassero far doni ai poeti, che mai avrebbe potuto donare Bologna all’estremo Omeride se non la testa dell’Athena Lemnia? Gabriele D’Annunzio
  • Il suo Teatro Comunale è fra i migliori d’Italia per le stagioni liriche di altissimo livello e per aver creato attorno a sé il primo grande pubblico wagneriano della penisola. Chino Alessi
  • Quella che lei chiama Bologna, è un cosa grande, che va da Parma fino a Cattolica… dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini… è una strana metropoli… che s’allarga a macchia d’olio tra il mare e gli Appennini. Carlo Lucarelli
  • In Bologna si facciano salsicciotti i migliori che mai si mangiassero; mangiansi crudi, mangiansi cotti, e a tutte l’ore ne aguzzano l’appetito. Ortensio Lando
  • Quando sentite parlare della cucina bolognese fate una riverenza, ché se la merita. Pellegrino Artusi
  • Lulè l’è néd int al Quarantot, quand ai caleva al pan e ai carseva el mistoc. (Quello è nato nel quarantotto quando calava il pane e crescevano le mistocche)
  • Se San Michêl as’bagna agl’èl, al piôv fén a Nadèl. (Se piove il giorno di San Michele (l’Arcangelo ha le ali) pioverà fino a Natale)
  • La “grassa” Bologna, come con vena sarcastica viene definita, è tale certamente per la ricchezza, per l’abbondanza, per lo spirito godereccio della sua gente. Ma è anche un centro di grande cultura, di eleganza, di bello stile di vita, di valore universitario mondiale. Chino Alessi
  • La “grassa Bologna” era tutt’altro che quel dedalico mondo conventuale che Ugo Foscolo aveva visto forse in un momento di cattivo umore. Rino Alessi
  • Al mujêr i én ed dåu categorî: al catîvi e al pîz. (Le mogli sono di due categorie: le cattive e le peggio)
  • Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna,
    E il colle di sopra bianco di neve ride. Giosué Carducci
  • Le grandi date di Bologna erano le «prime» della stagione lirica al Teatro Comunale, in autunno (il pubblico bolognese si vantava, a giusta ragione, wagneriano dopo una famosa prima del Lohengrin diretto da Angelo Mariani) e a carnevale, il «veglione dei fiori». Rino Alessi
  • Bella e dolce Bologna! Vi ho passato sette anni, forse i più belli… Pier Paolo Pasolini
  • Or chi pria leverà d’Italia il grido | Spezzando il vario, infame, antico freno? | Di martiri e d’eroi famoso nido, | Voi Modena e Bologna. Oh al dì sereno || Di libertà cresciute, anime altere | Tra i ceppi sanguinanti e gli egri esigli | E gli orrendi martòri in prigion nere, || Voi ne’ tedeschi e ne’ papali artigli | Chi più mai renderà, poi che un volere | Raccoglie alfin de la gran madre i figli? Giosuè Carducci
  • Per finir poi di parlarvi di Bologna, dirò che vi si viveva allora e vi si vive sempre allegramente, lautamente, con grandi agevolezze di buone amicizie, e di festive brigate. La città dà mano alla villa e la villa alla città: belle case, bei giardini, e grandi commodi senza le stirecchiature di quel lusso provinciale che dice: «rispettatemi perché costo troppo e devo durare assai!…» Ippolito Nievo
  • Qual pare a riguardar la Garisenda | ‘sotto ‘l chinato, quando un nuvol vada | sovr’essa sí, che ella incontro penda | tal parve Anteo a me che stava a bada |di vederlo chinare Dante Alighieri
  • Qualche anno fa sono tornato a Bologna. L’avevo lasciata all’età di due anni ed era come se la vedessi per la prima volta. Avevo allora dodici anni, ma non seppi scoprire le bellezze decantate dai miei genitori. Un cielo grigio faceva da cappa quel giorno a Bologna. La gente invadeva portici e strade, rumorosa, eppur quieta, sicura. Avevo immaginato altrimenti. Una città di utopia, un paese spensierato e felice, dove corre a fiumi il denaro, si incontra ad ogni passo il teatro, da ogni caffè giunge musica da operetta. La gente, sempre un po’ brilla danza sotto trionfi di mortadella. Pensai deluso: – Qui sono nato? In questo grigio palazzo? In queste umide strade che vidi con l’immaginazione innaffiare con il vino? Michele Valori
  • Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli col seno sul piano padano ed il culo sui colli… Francesco Guccini
  • Bologna era bella, amabile, degna di essere goduta con l’anima e la carne. Dietro le luminose vetrine della libreria Zanichelli aleggiava ancora lo spirito eternamente corrucciato del Carducci. Rino Alessi
  • Bologna la grassa, ma Padova la passa. proverbio italiano
  • Chi tôl la panzatta tén tôr anc la cåddga. (Chi prende la pancetta prende anche la cotica)
  • Bologna è un gran castellazzo dove si fanno continue magnazze. Pellegrino Artusi
  • È Bologna una delle principali città d’Italia e, come si suol dire, della prima bussola, piena di popolo, di arti e di ricchezze, e abbondante di tutte le cose appartenenti alla vita umana. Nella città sono le strade belle con palazzi superbissimi, dei quali si veggono alcune entrate convenienti più a castelli di Principi che a palazzi di gentiluomini privati. Sono di belle e grandi Chiese; la principale, ch’è sulla piazza, è dedicata a S. Petronio, padrone e protettore della città. È posta in piano sotto la costa di alcuni colli, sopra uno dei quali è con un ricco monastero, la Chiesa detta di s. Michele del bosco, onde si può vedere distintamente tutta la città, la quale è di forma quadrata, se bene non è quadra per l’appunto. Andrea Minucci