Frasi e aforismi sulle rose
Nell’articolo di oggi troverete una serie di frasi e aforismi sulle rose.
Le rose, a seconda del loro colore, hanno uno specifico significato. Quelle rosse, ad esempio, simboleggiano amore e passione, quelle bianche la purezza, quelle rosa simboleggiano tenerezza e amicizia, le blu il mistero e quelle gialle la gelosia.
Si regalano praticamente sempre: in occasione di un compleanno, di una festività in particolare, di un anniversario e, la cosa bella, è che sono sempre gradite, indipendentemente da chi sia il mittente.
Nel post di oggi andremo ad elencarvi una serie di frasi su questi fiori amati da tutti: grandi, piccoli, donne e uomini. Abbiamo messo insieme per voi quelle più significative e non vediamo l’ora di presentarvele.
Ecco a voi la nostra raccolta di
Frasi e aforismi sulle rose
- Quando siete in preda al pessimismo, guardate una rosa.
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Molti pensieri sbocciano solo da una cultura universale come i germogli dai rami verdi. Al tempo delle rose si vedono fiorire rose dappertutto.
- Tutto l’universo mondo, che chiaramente è quasi un libro scritto dal dito di Dio, in cui ogni cosa ci parla dell’immensa bontà del suo creatore, in cui ogni creatura è quasi scrittura e specchio della vita e della morte, in cui la più umile rosa si fa glossa del nostro cammino terreno.
- Sei nata ieri, morirai domani, chi per sì breve vita t’ha creata?
- Le rose profumano per mestiere.
- La rosa ha le sue spine, e per questo è la rosa il fiore dell’amore.
- È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
- Anche una spina è gradita quando poi ci si aspetta di vedere una rosa.
- Le rose sono così ordinarie, con quei verticilli di un rosa chewing gum nauseabondo, il profumo insinuante, le foglie malsane, le piccole spine scaltre che si conficcano nel cuore… O rosa, tu sei malata… Ma non lo siamo tutti?
- Le rose si sono svegliate di buon mattino per fiorire e sono fiorite per invecchiare. In un bocciolo hanno trovato la vita e la morte.
- Perché niente io chiamo questo immenso universo tranne te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.
- Una rosa non ha bisogno di predicare. Si limita a diffondere il proprio profumo.
- Un idealista è uno che, notando che una rosa odora meglio d’un cavolo, ne conclude che se ne possa cavare una minestra migliore.
- L’antica rosa esiste solo nel nome: noi possediamo nudi nomi.
- Dinnanzi alla rosa sfiorita ora si turano il naso anche quelli che prima ne adoravano in ginocchio i boccioli.
- Se Zeus volesse donare un regno ai fiori, la rosa regnerebbe su tutti.
- Se il tuo bacio avrà l’ardore del sole, la rosa ti donerà tutto il suo profumo.
- Ma lei era di quel mondo dove le più belle cose. Hanno il peggior destino, e rosa, lei ha vissuto quel che vivono le rose, lo spazio d’un mattino.
- A memoria di rosa, non si è mai visto morire un giardiniere.
- Avendo la prosa una lettera di troppo, la rosa scelse la poesia.
- La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce, senza preoccuparsi di se stessa, senza desiderio di essere vista.
- Possiamo lamentarci perché i roseti hanno le spine o rallegrarci perché i cespugli spinosi hanno le rose. Dipende dai punti di vista.
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Supponiamo che una rosa abbia sensazioni, una bella mattina fiorisce, è felice, ma ecco che arriva un vento gelido, non può fuggirlo, o combatterlo, esso fa parte, come la rosa stessa, della natura. E allora, come può l’uomo essere felice se la sua natura, come la rosa, è preda del mondo?
- A me sembra che la nostra maggiore certezza nella bontà della Provvidenza poggi sui fiori. Tutto il resto, le nostre facoltà, i nostri desideri, il cibo sono indispensabili alla nostra esistenza. Ma le rose sono un di più. Il loro profumo e i loro colori sono un abbellimento, non una condizione essenziale della vita. Ed è la bontà soltanto che ci offre il di più; ripeto, pertanto, che molte delle nostre speranze sono fondate sui fiori.
- L’uomo è più duro del ferro, più solido della roccia, ma più fragile di una rosa.
- Esiste un orecchio talmente fine da essere in grado di percepire i sospiri della rosa che appassisce?
- L’ottimista vede la rosa e non le spine; il pessimista si fissa sulle spine, dimentico della rosa.
- Una spugna per cancellare il passato, una rosa per addolcire il presente e un bacio per salutare il futuro.
- Come un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il mare e il cielo attirano sulle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose.
- È la morte che dà un senso a questo mondo. Amiamo una rosa proprio per la sua caducità. Chi ha amato una pietra?
- Forse in amore le rose non si usano più, ma questi fiori sapranno parlarti di me. Rose rosse per te, ho comprato stasera e il tuo cuore lo sa cosa voglio da te.
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Non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera, coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano.
- Una città non vale più di un giardino di rose.
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Voi mi dite: “La vita è pesante da portare”. Ma perché mai avreste la mattina il vostro orgoglio e la sera la vostra rassegnazione? La vita è pesante da portare: ma, per favore, non fate troppo i delicati! Noi siamo tutti quanti graziosi e robusti asini e asine. Che cosa abbiamo in comune col bocciolo di rosa, che trema per il peso di una goccia di rugiada?
- Ma quali rose rosse, ma quali bouquet di mammole?! Date retta a me: mazzi di scarpe. Questo è il desiderio inconfessabile di ogni femmina.
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L’estate non si caratterizza meno per le sue mosche e zanzare che per le sue rose e le sue notti stellate.
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L’amicizia estrema e delicata è spesso oltraggiata dalla piega di una rosa.
- Sei volata in cielo su una stella e come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno, come le rose.
- Esistono ancora gli uomini che regalano le rose rosse, aprono la portiera, versano il vino? Forse io conosco soltanto esemplari di homo sapiens, abominevoli uomini delle nevi.
- Penso che nulla sia più difficile per un vero pittore che dipingere una rosa, perché per dipingerla deve dimenticare tutte le rose che ha dipinto prima.
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La mia vita è tutta rosa e fiori ma io sono allergico.
- Che fa lo sciame delle api, con la sua regina? Va, e ruba a tutte le rose un poco di miele, per portarselo nell’arnia, nelle sue stanzette. E la rosa? La rosa l’ha in se stessa, il proprio miele: miele di rose, il più adorato, il più prezioso! La cosa più dolce che innamora essa l’ha già in se stessa: non le serve cercarla altrove.
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Il primo che disse ad una donna: “Sei bella come una rosa”, fu un poeta, il secondo un cretino.