Frasi di Cristiano Ronaldo
E ritorniamo agli sportivi. Anche se, in questo caso, il termine sportivo è riduttivo. Perché Cristiano Ronaldo è sì un formidabile calciatore, ma anche una icona, una branb, meglio ancora un lovemark da esportare in giro per il mondo come sportivo, come divo e come icona metrosexual.
Ha la classe dei grandissimi calciatori e il glamour di Beckham e George Best, una miscela irresistibile per gli esperti di marketing di tutto il mondo. E una icona dice delle frasi, si espone con delle citazioni che diverranno celebri. Ecco a voi una raccolta delle citazioni e delle frasi di Cristiano Ronaldo.
Buon divertimento con le nostre
Frasi di Cristiano Ronaldo
- “Forse mi odiano perché sono troppo bravo”.
- “Quando arrivai il Manchester United, Sir Alex Ferguson mi chiese quale numero volessi indossare. Risposi il 28, ma Ferguson mi disse: ‘ No, tu avrai il 7, come Best, Cantona e Beckham’, e quel numero fu per me una dose-extra di grande motivazione”.
- Su Ronaldinho] Certo non è più quello che abbiamo ammirato a Barcellona tra il 2004 e il 2005. D’altra parte ha quasi trentuno anni. Però tecnicamente rimane impressionante.
- [Su Mario Balotelli] È un buon giocatore, ma deve parlare meno e giocare di più. In Premier, se saprà ascoltare e vorrà imparare, potrà diventare un grande. Io glielo auguro. Oggi però antepone alla professione troppe altre cose. E questo non va bene.
- Non so se lo merito quest’anno ma sono sul podio da sei anni, da sette-otto anni sono nella squadra ideale del FIFPro, non devo dire altro, i numeri parlano da soli. Quello che ho fatto, in un certo modo, è molto importante per i riconoscimenti individuali. Forse merito di vincerlo, come lo scorso anno o come due anni fa. Credo che merito di vincere il Pallone d’Oro tutti gli anni. Mi piace vincere sempre ma so che non dipende da me. Mi piacerebbe vincere, ma alle volte si vince, altre si perde, funziona così.
- “So che, se segno, vinceremo la partita”.
- Alessandro (Del Piero) sei stato il mio modello, il campione che ho sempre ammirato e al quale ho fatto riferimento.
- “So bene che, qualunque sia la circostanza, ci saranno sempre chiacchiere su di me”.
- [Riferito a Lionel Messi] Penso che siamo stati da stimolo l’uno con l’altro ed è anche per questo che la competizione è a livelli altissimi e perché Real e Barça sono le squadre migliori al mondo.
- Ronaldo ha segnato e vinto tanto sia in Premier che in Liga. Magari fa il bello e la gente lo fischia. C’è un sacco di gente che lo odia, e lui replica con i gol. A me piacciono i personaggi così, di carattere ma anche generosi, che danno tutto. (Adel Taarabt)
- “Non mi basta essere il migliore del Portogallo. Voglio essere il migliore di sempre e lavoro per esserlo. Quando mi ritirerò, guarderò le statistiche e vedrò se sarò tra i più forti di sempre. Ci sarò di sicuro”.
- Un giorno andai a casa sua a Lisbona. C’era sua madre, sua sorella con suo marito e un bambino di tre anni che non la finiva di muoversi e correre. Non parlammo di soldi, però lo Sporting non se la passava economicamente bene, e credo che con non più di uno o due milioni di dollari sarebbe venuto via [All’Inter]. Non ne facemmo niente. (Luis Suárez Miramontes)
- “Il segreto dei miei calci di punizione? Guardo la porta e dico: ‘Tira, Cristiano’”.
- Ibra mi piace molto: se ha fatto bene in ogni squadra dove ha giocato vuol dire che è un grande.
- So di essere un buon professionista, e so che nessuno è più duro con me stesso di quanto non lo sia io. E questa cosa è destinata a non cambiare mai”.
- “Praticamente non ho una vita privata. Ma ormai ci sono abituato. Certo, a volte è dura, ma è la scelta che ho fatto”.
- Ci sono stati vari giocatori nel corso degli anni segnalati come il nuovo George Best, ma questa è la prima volta che è stato un complimento per me. (George Best)
- “Segnare è la cosa che mi dà le emozioni più belle in assoluto. Amo segnare. E non mi importa se è un semplice appoggio, una conclusione dalla distanza o una rete nata dopo aver dribblato una serie di difensori: amo segnare qualsiasi gol”.
- Cristiano Ronaldo ha dimostrato al mondo che appartiene alla categoria delle leggende: per lui non ci sono limiti inaccessibili, può battere qualunque record. Solo pochi mesi fa abbiamo perso Alfredo Di Stefano, ma oggi possiamo dire che qui c’è il suo degno erede. (Florentino Pérez)
- “Ibrahimovic mi piace molto. Se ha fatto bene in ogni squadra in cui ha giocato, significa che è un grande”.
- [Su Kaká] Lui tornerà grande, ma con noi a Madrid. Ve lo posso assicurare. Sta lavorando molto in allenamento e piano piano ritrovando il ritmo della partita. Se non avrà altri infortuni, allora rivedremo il giocatore di un tempo. È una situazione diversa da quella di Ronaldinho. Kakà è un ragazzo molto vicino alla Chiesa e gli piace lavorare tanto. Ed è anche uno dei migliori amici che ho nello spogliatoio del Real.
- “Per me, Sir Alex Ferguson è stato come un papà nel calcio. È stato una figura chiave per la mia carriera, e, fuori dal campo, una grandissima persona per me. Il talento non è tutto. Puoi nascere con un talento enorme, ma poi devi imparare a trasformarlo nel meglio per te”.
- Non mi basta essere il migliore del Portogallo. Voglio essere il migliore di sempre e lavoro per esserlo. Poi dipende dall’opinione di ognuno: ma quando mi ritirerò, guarderò le statistiche e voglio vedere se sono tra i più forti di sempre. Ci sarò di sicuro.
- “Non prometto mai nulla. Non prometto niente a mia mamma, e non prometto niente nemmeno ai tifosi”.
- Essere Cristiano Ronaldo è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno. (Josè Mourinho)
- Il livello di questo giocatore è di un altro mondo. Segna con una facilità incredibile ed è difficile trovare le parole per definirlo. (Carlo Ancelotti)
- Mourinho è un allenatore fantastico e i titoli vinti parlano per lui ha vinto ogni cosa in Portogallo, in Inghilterra e in Italia e questo lo rende il migliore. Per me per essere il migliore devi provarlo in paesi e campionati diversi: Mourinho lo ha fatto, a differenza di tutti gli altri. È semplice.
- [Riferito ai paragoni tra lui e Messi] Questa storia comincia a stancarmi e credo valga anche per lui. Non si può paragonare una Ferrari a una Porsche perché i motori sono diversi. Lui fa del suo meglio per il Barça, io per il Real
- Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo Ronaldo, non Cristiano, il ‘vero’ Ronaldo, il brasiliano’. (Josè Mourinho)
- In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo. (Josè Mourinho)
- Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest’anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. […] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall’Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente. (Josè Mourinho)
- Non sono più l’allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che Fernando Torres è un simulatore, così come Drogba, Cristiano Ronaldo e Robin Van Persie. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. […] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l’ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni. (Josè Mourinho)