Le massime più belle

massime più belleNell’articolo che segue troverete una lista ricca sulle massime più belle.

Se siete in cerca di massime famose e significative, siete nel posto giusto. Abbiamo, infatti, preparato per voi una raccolta sugli aforismi più belli di sempre che vi faranno riflettere e non poco.

La maggior parte di questi deriva dalla tradizione greca, per cui troverete sicuramente pensieri appartenenti a Socrate, Platone, Aristotele, Eraclito, ecc. Ma non solo.

Se vi abbiamo incuriosito almeno un po’, continuate a leggere l’articolo. Nel paragrafo che segue, infatti, troverete la nostra rassegna.

Vi presentiamo la raccolta de

Le massime più belle

  • La tua felicità dipende da quanto ti alleni nell’essere flessibile di fronte ai cambiamenti.
  • L’essere non coincide necessariamente con ciò che è stabile, fisso, permanente, ma ha da fare piuttosto con l’evento, il consenso, il dialogo, l’interpretazione.
  • I pensieri che vengono in un secondo tempo di solito sono più saggi.
  • ‎Se fossi guidato solo dal lume della ragione, dovrei dire che siamo sull’orlo dell’abisso. Ma nella storia dell’umanità esiste l’imprevisto, quel fatto inatteso che cambia il corso delle cose. Ecco perché in fondo sono ottimista.
  • Non scrivere mai una lettera mentre sei arrabbiato.
  • Così come una giornata bene spesa da lieto dormire, una vita spesa bene da lieto morire.
  • Quando c’e’ un problema, non cercare il colpevole, ma cerca la soluzione.
  • Non conosciamo nulla se non tramite l’esperienza.
  • La sola ragione per non suicidarsi è perché tu sai sempre quanto meravigliosa la vita ritorna, dopo che l’inferno è superato.
  • Coloro che non hanno niente per cui morire, non hanno niente per cui vivere.
  • Qualsiasi idiota può affrontare una crisi. E’ vivere giorno per giorno che logora.
  • Nessuno che impari a pensare può tornare a obbedire come faceva prima, non per spirito ribelle, ma per l’abitudine ormai acquisita di mettere in dubbio ed esaminare ogni cosa.
  • Nulla di ciò che è veramente utile si può insegnare.
  • E’ la dose che fa il veleno.
  • Quando crolla tutto, bisogna riprendere tutto, semplici, più ricchi di dolore, quasi felici del sentimento della nostra sventura.
  • Come arrivano lontano i raggi di una piccola candela, cosi’ splende una buona azione in un mondo malvagio.
  • Quando un uomo muore, sono lì ad aspettarlo cose che non può né sperare, né immaginare.
  • Le aspettative sono la radice di tutte le angosce.
  • Nella profondità dell’inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c’è un’estate invincibile.
  • Le tue emozioni sono schiave dei tuoi pensieri, e tu sei schiavo delle tue emozioni.
  • Per ogni cosa che hai perso, hai guadagnato qualcos’altro, e per ogni cosa che hai guadagnato, ne hai perso un’altra.
  • Non sarai mai felice se continui a cercare in che cosa consista la felicità. Non vivrai mai se stai cercando il significato della vita.
  • Tutti gli uomini dovrebbero sforzarsi di imparare prima che essi muoiano da dove stanno arrivando, verso dove e perché.
  • Le cose belle della vita o sono illegali, o sono immorali o fanno ingrassare.
  • Tutto ciò che esalta la vita ne accresce, nello stesso tempo, l’assurdità.
  • Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l’ultimo rifugio di uno spirito complesso.
  • Quando faccio bene, sto bene.Quando faccio il male, mi sento male. Questa è la mia religione.
  • Anche in fisica non si è beati senza la fede, per lo meno senza la fede in una realtà fuori di noi.
  • Così come una giornata bene spesa da lieto dormire, una vita spesa bene da lieto morire.
  • L’amore va cercato da giovane; poiché il giovane psicologicamente non avverte danno.
  • Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.
  • La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. Lo stato d’animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l’incredulità, ma l’indifferenza, in non saper che farsene di queste domande. Ma l’indifferenza è veramente la morte dell’uomo.
  • Il destino è un padrone (violenza, prevaricazione, dominio) solo se esiste un servo.
  • Perché nella storia della filosofia non compare una donna? Io sto pensando una cosa: filosofia viene tradotta sempre con amore per la saggezza. Ma non è così, è il contrario: non è amore per la saggezza, è saggezza dell’amore. E allora la figura dell’amore è innanzitutto intersoggettività, è scambio. Cioè la verità non deve emergere come un corpo dottrinale: questa è la sapienza, non è la filosofia. Deve nascere dal dialogo. Dal dialogo tra due persone. Dialogo con l’altro e soprattutto con quell’altro che è la donna. Perché come mai nella storia della filosofia non compare mai una donna: che cos’è questo essere messo fuori gioco? Forse che la donna navighi in regioni non eccessivamente logiche che mettono paura agli uomini? Queste sono domande che io mi pongo.
  • E’ già trascendenza riuscire a intendersi con un altro. Non c’è bisogno di parlare col Dio ignoto, dove a parlare sono solo io, perché tanto lui non risponde, se non le parole che io penso che lui dica. Che sono poi gli esaudimenti dei miei desideri.
  • La scienza è fede?! Sì. Per avere potenza sul mondo, la scienza ha rinunciato da tempo ad essere «verità»… La scienza è divenuta sapere ipotetico. Sa di non essere sapere assoluto («verità»); tuttavia per aver potenza sul mondo deve aver fede nella propria capacità di trasformarlo; ed è all’interno di questa fede che essa elabora, risolve o conferma i propri dubbi.
  • Lo schiavo che obbedisce, spesso sceglie di obbedire.
  • Sarebbe facile crederci vigliacchi, deboli, mentitori, libertini, egoisti, così come altri nascerebbero santi, eroi, generosi. Ma cerchiamo di essere franchi con noi stessi e riconosciamo pure che c’è sempre una possibilità per un vigliacco di non essere più vigliacco, per un eroe di  non essere più eroe.
  • Ciò che osserviamo non è la natura in se stessa ma la natura esposta ai nostri metodi d’indagine.
  • La dimenticanza, nel senso di anestetizzare la propria ragione, è l’obiettivo di ristabilire l’unità interiore.
  • Quel che temiamo più di ogni cosa ha una proterva tendenza a succedere realmente.
  • I nostri sogni e desideri cambiano il mondo.
  • In fondo Dio non è che un Padre potenziato.
  • La filosofia, pur non sapendo rispondere a tante domande quante vorremmo, ha, se non altro, la capacità di porne, ad accrescere l’interesse del mondo ed a rivelarci la stranezza e le sorprese che stan nascoste sotto la superficie delle cose, anche di quelle più comuni della vita d’ogni giorno.
  • L’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
  • Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vuole apparire profondo alla folla, si sforza di esser oscuro. Infatti la folla ritiene profondo tutto quel di cui non riesce a vedere il fondo: è tanto timorosa e scende tanto mal volentieri nell’acqua!
  • I proletari non hanno nulla da perdere, tranne le loro catene.
  • Per arricchire Dio, l’uomo deve impoverirsi; affinché Dio sia tutto, l’uomo deve essere nulla.
  • Chi lascia che a scegliere per lui il piano di vita sia il mondo in cui vive, non ha bisogno di nessuna facoltà oltre quella imitativa delle scimmie.
  • Non c’è nulla che spaventi di più l’uomo che prendere coscienza dell’immensità di cosa è capace di fare e diventare.
  • La musica non è affatto, come le altre arti, l’immagine delle idee, ma è invece immagine della volontà stessa; perciò l’effetto della musica è tanto piú potente e penetrante di quello delle altre arti, perché queste esprimono solo l’ombra, mentre essa esprime l’essenza.
  • Possiamo essere liberi soltanto se tutti lo sono.
  • Lasceremo questo mondo stupido e cattivo così come lo abbiamo trovato arrivandoci.
  • Se nel mondo tutto fosse eccelso, nulla lo sarebbe.
  • Difficile è la lotta contro il desiderio, poiché ciò che esso vuole lo compra a prezzo dell’anima.
  • L’uomo tanto può quanto sa. Il dominio dell’uomo consiste solo nella conoscenza.
  • Se si deve filosofare, si deve filosofare e se non si deve filosofare, si deve filosofare; in ogni caso dunque si deve filosofare. Se infatti la filosofia esiste, siamo certamente tenuti a filosofare, dal momento che essa esiste; se invece non esiste, anche in questo caso siamo tenuti a cercare come mai la filosofia non esiste, e  cercando facciamo filosofia, dal momento che la ricerca è la causa e l’origine della filosofia.
  • Mi capita anche questo: che io non mi trovi più dove mi cerco; e trovi me stesso più per caso che per l’indagine della mia mente.
  • Ricordati che l’uomo non vive altra vita che quella che vive in questo momento, né perde altra vita che quella che perde adesso.